05/12/2014

Le priorità dei sindacati – Gender e famiglie omo

In tempi di Jobs Act , o – meglio – delega sul lavoro, la tematica centrale del dibattito dovrebbe essere l’accesso al mondo occupazionale dei giovani, la stabilità lavorativa ed il giusto bilanciamento dei diritti e dei doveri di datori e lavoratori.

I sindacati dovrebbero incentrare i propri interessi sulla difesa dei lavoratori.

Invece, a quanto pare, sono interessati ad altro: CIGL, CISL e Uil sono promotori di un ciclo di seminari sugli stereotipi di genere e sulle famiglie di oggi.

Assieme al Centro Studi interdisciplinari di genere ed al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento, sono andati in scena una serie di incontri sull’evoluzione della “famiglia” ed i diversi modi per raccontarla.

Hanno accolto l’adesione incondizionata delle amministrazioni comunali del capoluogo e provinciale.

L’idea di fondo di tutto il progetto è che  la famiglia naturale è un ossimoro, cioè una contraddizione in termini, un assurdo.

Quindi è  totale la adesione delle associazioni sindacali all’ideologia gender .

Inoltre ci viene una domanda spontanea: ma non hanno altro a cui pensare? Con i problemi degli esodati, le assurdità imposte dalle varie riforme pensionistiche, una disoccupazione giovanile senza precedenti, la precarietà del lavoro, i sindacati pensano a diffondere la cultura gender e piegare la famiglia alla dittatura LGBT.

Redazione

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