02/04/2018

L’incoerenza dei Radicali e di + Europa: Bonino vs Tutino

Durante la recente campagna elettorale dei Radicali in + Europa, c’è stata una piccola crisi rispetto a un candidato della Regione Lazio: Davide Tutino. Sul sito ufficiale di +Europa, nella data già ricordata sopra, esce un comunicato titolato “Ai vaccini diciamo sì, per il benessere di tutti”.

Tutino, con il sangue degno di un vero radicale, si è opposto alla posizione che accomuna Pd e +Europa sul tema delle vaccinazioni obbligatorie. Tutino, sempre come vero radicale, è coerente con le idee tipicamente radicali: libertà di scegliere. In tutto e per tutto: libertà di uccidere, libertà di decidere come e quando morire, libertà di drogarsi, e via discorrendo. Lui stesso, nella replica fatta al canale ufficiale di +Europa, si è così pronunciato:

“Non sono contrario ai vaccini: chi si vuol vaccinare si vaccini. Se il governo intende addirittura promuovere questo tipo di politiche lo faccia pure, ma altra cosa è l’obbligo per il semplice fatto che ogni atto medico discende da un rapporto fiduciario tra paziente e medico. La legge attuale obbligazionista toglie al medico la possibilità di essere medico, cioè di agire in scienza e coscienza, lui deve dare quel tipo di farmaci al di là del fatto che ci creda o no, quindi non agisce in scienza e coscienza ma obbedendo alla scelta politica. Questo spezza il rapporto fiduciario tra paziente e medico, che diventa un passa carte”.

Emma Bonino_Quirinale_abortiE ancora: “C’è già la Costituzione a ribadirlo, c’è tutto quello che si è creato a valle di questa orrida legge perché si è creato il panico tra decine di migliaia di famiglie che vogliono semplicemente scegliere come curarsi, che non hanno mai rotto le scatole a nessuno e che a loro volta non hanno mai detto agli altri di non vaccinarsi. È l’inverso che sta avvenendo: la maggioranza che fa violenza alla minoranza”.

Tutino non fa altro che difendere i diritti per tutti, la libertà a portata di click per ogni cittadino. Come il medico deve avere il diritto di poter abortire un bambino senza che questo sia illegale, così deve poter scegliere quali farmaci somministrare perché, d’altronde, i vaccini altro non sono che farmaci. Questa è la visione del radicale per eccellenza.

Per sconfessare Tutino e prendere le distanze,  +Europa e la Bonino affermano  che “i figli non sono dei genitori” e non appartengono lorocome un arto o un organo interno” (quindi i genitori non possono decidere loro se vaccinarli o no): ecco che automaticamente la Bonino dovrebbe diventare contraria all’aborto, dal momento che fin dal concepimento lo zigote esiste come essere umano autonomo e autodeterminantesi; non è un “organo” della gestante.  Quindi per gli stessi motivi  per cui la Bonino impone i vaccini come non discutibili, la gestante non avrebbe già più diritto di scelta sulla vita o la morte del bambino che porta in grembo.

La Bonino se ne infischiava abbastanza della legge, quando praticava aborti illegalmente, ma  se si tratta dei vaccini, invece, la legge non si discute.

Permettetemi di dire, allora, che qualcosa che tocca c’è. L’incoerenza della Bonino è imperdonabile persino per lei stessa. Le direttive che le arrivano dall’alto lei, anche perdendo di  credibilità, deve accettarle.

Fatte queste  considerazioni permettete ad un giovane padre di detestare l’ideologia radicale – che si rivela oltre tutto tremendamente incoerente,  e, infine, di avere qualche serio dubbio sulla bontà dei vaccini e sul tanto decantato interesse al bene comune e collettivo che i sostenitori di questo TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) vorrebbero farci bere?

Cristiano Lugli


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