Rilanciamo il comunicato stampa del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, in cui massimo Gandolfini invita il Nuovo Centro Destra a considerare la posizione di chiusura del PD e la piazza del Family Day, in relazione al matrimonio gay che sarà comunque introdotto se passa il ddl Cirinnà (anche in versione edulcorata).
Si trova a dover scegliere tra un alleato politico e il potere che esso gli garantisce e il consenso popolare di quello che potrebbe essere – e certamente è stato, in buona parte – il suo elettorato.
Aggiungiamo noi: la scelta è radicale. Trovare un compromesso, questa volta, è davvero impossibile: andrebbe a scontentare ambo le parti.
NCD RIFLETTA SU ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA DEL PD
“Dopo il voto che ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità al ddl Cirinnà, sappiamo con certezza che il disegno di legge sulle unioni civili avrà anche un gravissimo aspetto procedurale. Si tratta forse del primo ddl della storia repubblicana a essere votato dall’aula senza essere mai stato esaminato da una Commissione parlamentare. La Costituzione stabilisce infatti, all’articolo 72, che i disegni di legge sono esaminati prima in Commissione e poi in Aula”, dichiara il presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Massimo Gandolfini. “A questa grave violazione procedurale si aggiunge il rifiuto del Pd riguardo alla proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano di stralciare la stepchild adoption per poter ridiscutere il testo – aggiunge Gandolfini -. I parlamentari del Nuovo Centro Destra devono prendere atto di questo atteggiamento di totale chiusura e riflettere seriamente sul loro sostegno all’esecutivo. A chiederlo è lo stesso popolo della famiglie che sabato ha affollato Circo Massimo”.
Redazione