16/04/2016

Matrimonio per tutti: NO alla “polifobia” (se “love is love”)

Il matrimonio gay è un diritto perché “basta l’amore”?

I figli sono un diritto per due che si amano perché “basta l’amore”?

Tutti quelli che si battono per il matrimonio gay, le adozioni gay e le “nuove famiglie” e i “nuovi diritti”, dovrebbero sentire un rimorso di coscienza: perché non si battono allo stesso modo per la poligamia, la poliandria e il poliamore? Possiamo accusarli di “polifobia”!

Noi no. Noi siamo coerenti. Il matrimonio è solo l’unione stabile tra un uomo e una donna che in potenza sono atti a generare la prole. Per questo ci accusano di omofobia.

Ma tutti quelli – siano essi stessi gay o altro – che si battono per il matrimonio ugualitario e l’uguaglianza dei diritti e delle “famiglie” parlano sempre di “coppie”. Perché non “troppie”?

Se noi siamo “omofobi”, loro sono “polifobi”.

Chi sa l’inglese si può guardare questo breve video intervista su YouTube:

Anna e Lucia Decinque, 31 anni, sono due gemelle australiane che condividono tutto nella vita, compreso  il fidanzato di 32 anni, Ben Byrne.  Si amano davvero sinceramente. Sono davvero felici, dediti gli uni agli altri nel loro lettone super-kingsize.

Con che “cuore” la Cirinnà & compagnia bella dimenticano l’istanza di uguaglianza, pace, amore e libertà di persone che si amano così tanto? Ora vogliono anche fare due bambini in contemporanea...

Noi siamo “antichi”: il matrimonio si basa sulla complementarietà sessuale di un uomo e una donna, che si uniscono per creare un ambiente stabile e sicuro in vista dei figli, ma, i moderni, quelli “avanti”, quelli davvero “democratici” si dovrebbero mettere una mano sulla coscienza. Sempre che ce l’abbiano, la coscienza, i “polifobi”.

Redazione

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