24/12/2017

Natale in famiglia: un’opportunità per portare un sorriso

Giorni di Natale, giorni festa: anche “laicamente” parlando, giorni di pranzi e cene, occasioni per vedere o rivedere parenti o amici che non si vedono mai.

Soprattutto, occasione per riscoprire e – se serve – rinsaldare legami familiari...

Per ciascuno di noi è un’occasione da non perdere per fare pace, per appianare contrasti e attriti, per chiedere scusa (ci vuole coraggio ed è dura, soprattutto quando l’altro ha la sua buona parte di torto, lo so...).

Sottolineo che è un’occasione da non perdere perché nel mondo alla rovescia in cui ci troviamo e in cui, lo sappiamo bene, c’è chi mira alla distruzione dei corpi intermedi (la nazione e la famiglia) per distruggere la persona, c’è tanta propaganda anche contro le feste natalizie.

Eh sì, c’è da fare i conti con la vecchia zia un po’ rimbambita che scoccia con le sue lamentele, con quei ragazzini pestiferi e viziati da tuo cugino che davvero non si sopportano... ma vale la pena armarsi, per una volta, di santa pazienza e cercare di trovare il modo di trascorrere qualche ora insieme: basterà a ricordarci che “ci siamo”, nel bene e nel male, con i nostri pregi e difetti, ma ci siamo: ergo non siamo soli.

Pensate che in America, la  Planned Parenthood, in occasione della giornata del “Ringraziamento” (una festa che negli USA si celebra un po’ come il Natale, con pranzo, parenti e tacchino ripieno) consiglia caldamente ai suoi amici e sostenitori di evitare i pranzi di famiglia se si incontrano amici o parenti pro vita. E se proprio non si possono evitare, il più grande abortificio d’America detta una serie di consigli per affrontarli (mettere una scusa e non andare, andare accompagnati da alleati pronti a battersi in nome della cultura della morte, minacciare di andarsene se il prolife in questione insiste a sostenere le proprie idee, che sono altamente offensive per i cultori della morte).

In mezzo a tanti bei consigli ce n’è uno solo “civile” (ma vale solo per chi si sente sicuro delle proprie argomentazioni e in grado si sostenere un confronto): dialogare partendo da valori comuni condivisi (per es la libertà) per poi portare l’interlocutore sulle proprie posizioni (per es. la libertà delle donne di abortire).

Bene. Volendo rivoltare la frittata, il consiglio di ProVita, in occasione dei pranzi di festa di questi giorni invece è di accettare ogni invito e di invitare a vostra volta anche i parenti e gli amici che non la pensano come voi. Con pazienza spiegate che a Natale si può parlare di tutto, ma è meglio non litigare. Quindi, non provocate e non accettate provocazioni: portate a tutti il sorriso di Gesù Bambino, che spero abbiate nel cuore.

Con l’augurio di un sereno e santo Natale davvero, per tutti.

Francesca Romana Poleggi

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