04/09/2015

No gender a scuola: la campagna di Fratelli d’Italia a Montegranaro

Contro la teoria gender c’è sempre maggior mobilitazione. Il che non può che rincuorare, specie se a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fare pressioni sulle istituzioni ci sono le formazioni politiche, anche locali.

Riprendiamo e pubblichiamo da laprovinciadifermo.com la parte centrale del comunicato che ha diramato il Coordinamento di Fratelli d’Italia del comune di Montegranaro (FM) all’inizio del nuovo anno scolastico e a seguito di una campagna di affissione di manifesti sul tema. Nel finale, che si può leggere nel link sopra indicato, si chiede al sindaco se intenderà vigilare contro eventuali libri gender nelle scuole e al dirigente scolastico un pensiero in materia.  

Il messaggio del gender è apparentemente un messaggio positivo: combattere le diseguaglianze sociali tra maschi e femmine; in realtà il gender, definendo l’identità sessuale come “costruzione culturale”, e le differenze tra maschi e femmine come “stereotipi da abbattere” mira a scardinare innanzitutto l’identità sessuata della persona, considerandola uno stereotipo culturale, e di conseguenza scardina le basi delle relazioni primarie della società, quelle tra uomo e donna, la complementarietà trai i due sessi che, sola, può dare vita a figli. Infatti la visione di uomo che sottende questo termine è un essere che vuole slegarsi completamente dalla sua realtà biologica sessuata.

I fautori dell’ideologia gender premono per portarla all’interno delle scuole dietro gli espedienti riguardanti “l’educazione sessuale” o la “lotta alla discriminazione sessuale”: iniziare dai bambini significa a tutti gli effetti fondare una nuova società, inculcare nelle menti dei bambini l’idea che possono scegliere cosa vogliono essere (se maschi, femmine o un altro dei 56 generi  proposti). Molto spesso i progetti che entrano nelle scuole portano la maschera della lotta al bullismo o della promozione delle pari opportunità, o di educazione all’affettività. In realtà si è constatato come tutti questi progetti portino inevitabilmente avanti l’ideologia gender. La cosa peggiore è che questi progetti vengono introdotti nelle scuole italiane a totale insaputa dei genitori; sono progetti mascherati da buone intenzioni, ma che arriveranno a modificare radicalmente lo sguardo dei bambini sulla realtà innanzitutto partendo da una confusione su chi siano loro.

Il messaggio che intendiamo trasmettere con il manifesto che è stato affisso da qualche giorno in città è che non si debba creare confusione nel bambino in un’età in cui non è ancora in grado di decidere per se stesso, facendogli credere che la tutela delle diversità di orientamento sessuale possa essere raggiunta solamente mettendo nel cassetto il concetto tradizionale di uomo e donna intesi nei ruoli e nelle funzioni che li hanno sempre orgogliosamente contraddistinti, ognuno dei quali titolari di funzioni insostituibili nella maternità e nella paternità del loro figlio, costringendolo a credere sin dalla tenera età, attraverso vari strumenti didattici,  che esistano una  pluralità indefinita di modelli familiari e relegando la famiglia tradizionale composta tra un uomo ed una donna a “stereotipo culturale”  ormai superato.

Coordinamento Fratelli  d’Italia–AN  –  Montegranaro

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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