31/10/2015

Omofobia – Di chi e di cosa siamo figli?

Avete sentito Michela Marzano? In un programma televisivo, parlando dell’omofobia, a un certo punto si è lasciata prendere da un ‘sacro furore livellatore’: “Difenderò ogni bambino da ogni violenza, sia figlio di un padre e di una madre di una coppia eterosessuale o sia ‘figlio’ di una coppia gay, perché non accada che un ragazzo con i pantaloni rosa sia ‘indotto’ al suicidio perché si sente diverso”, ha più o meno sentenziato. Dimenticando tuttavia che esistono anche i figli dei single: programmati, confezionati e spediti a casa, in conseguenza del lucroso mercato dell’utero in affitto.

Tutto questo grazie ai ‘paesi civili’ in cui ogni desiderio dell’adulto senziente è assecondato in base al principio utilitaristico della morale ‘fai da te’.

Direte: cosa c’entra tutto questo con il ben più complesso tema dell’adozione da parte delle coppie gay, cosa c’entra con l’utero in affitto? C’entra perché a questo conduce l’idea del diritto al figlio per queste coppie. Tra li righe la signora ammette questo.

Per tornare alla violenza, non sa la deputata che la prima causa di bullismo è dovuta all’irrisione degli obesi e che esiste una miriade di ‘piccole violenze’ quotidiane che sono parte, seppur triste, della vita e della dura realtà? Perché non processiamo le vittime inconsapevoli di presunte violenze psicologiche?

Tranquilli – si fa per dire -, i talebani del moralismo laicista hanno in testa di fare anche questo. Perché i figli non sono di mamma e papà, ma sono di un generico ‘nume tutelare’ che decide cosa devono mangiare, quale lingua studiare, cosa sia la felicità, cosa sia la sessualità e persino se devono nascere.

Pensate cosa sarebbe successo a Giacomo Leopardi, e quindi a cosa non sarebbe stato, se la ‘polizia del nume’ fosse intervenuta per sottrarlo all’eccessivo conservatorismo del padre Monaldo, oppure alla ossessiva religiosità della madre, o ancora all’incalzante pressione psicologica dello zio Carlo Antici.

E poi, i guardiani della libertà se la sarebbero presa persino con la natura, giudicando la gobba e l’inquietudine del poeta, il frutto di un errore di calcolo.

Eppure oggi è proprio così. E’ una ‘guerra’ contro i bambini, in primis contro il loro diritto a vivere e ad avere un padre e una madre. Contro di loro si schierano i soloni che appestano i salotti televisivi, quelli che perseguitano le Sentinelle in Piedi, quelli che hanno in odio l’ordine naturale inscritto in ogni persona... salvo poi commuoversi per la morte di una formica e applaudire l’orso che sbrana il campeggiatore. E sono le stesse persone che, per non inquinare il pianeta, farebbero della carne dei defunti cibo in scatola per nutrire i gatti.

Sì, oggi si legge anche questo!

Marco Luscia

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

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