17/06/2016

Patto per la Famiglia: candidati sindaci al ballottaggio

E’ facile essere stufi o addirittura nauseati dalla politica, di questi tempi. Ma se nel vostro Comune è andato al ballottaggio uno dei sindaci che ha siglato il Patto per la Famiglia proposto da ProVita, è bene considerare di nuovo se e per chi votare.

I candidati che firmano il “Patto” esprimono chiaramente l’ intenzione di proteggere la vita e la famiglia senza compromessi.

Il Patto per la Famiglia proposto da ProVita è un impegno serio, radicale, che può essere siglato solo se si dà la giusta priorità ai famosi “valori non negoziabili” che  sono sempre decisivi e fondanti per la pacifica convivenza di persone libere e pienamente realizzate nella loro dignità.

Chi vi aderisce crede che il bene comune può essere realizzato solo attraverso la promozione e la protezione senza compromessi della vita, dal concepimento alla morte naturale, e della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, nel rispetto della libertà educativa del padre e della madre.

La lista di tutti i candidati che hanno sottoscritto il patto potete leggerla qua.

E le adesioni continuano ad arrivare. Hanno aderito al Patto, per esempio, alcuni candidati sindaci che saranno protagonisti al ballottaggio di domenica: Riccardo Ventre di Caserta, Clemente Mastella, di  Benevento, Cristiano Puglisi di Arcore, Sandro Palazzi di Finale Emilia, Alessandro Minozzi di Bovolone.

Il Patto della Famiglia è solo l’inizio di tutta una serie di iniziative che certamente saranno più facilmente realizzabili nei Comuni dove il Patto è stato sigliato.

Ma ProVita, come usa da quando è nata, è comunque presente in tutta Italia, anche dove gli amministratori sono “ostili”, per partecipare all’organizzazione di eventi, convegni, feste per la famiglia e per la vita; per informare e per formare sulla verità (che rende liberi), per dar voce a chi non ha voce, per dare aiuto concreto alle mamme in difficoltà. Perché innanzitutto e soprattutto ci sono i bambini.

Qualsiasi azione socio – politica deve perseguire il rispetto e la tutela dei più deboli. Innanzitutto, quindi, i bambini. E solo bambini sereni e sicuri, perché adeguatamente educati e protetti, possono essere adulti in grado di costituire una civiltà sana e davvero progredita domani.

Redazione


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