25/06/2018

Proposta all’ONU: la famiglia alla base dei diritti umani

Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu (UNHRC) (che non sempre si è dimostrato attento ai diritti umani di tutti gli uomini) dovrebbe preoccuparsi che vengano garantiti quelli della famiglia.

Per diffondere il rispetto di tutti in tutti i Paesi del mondo, che  passa attraverso il rispetto della famiglia, è stata avanzata una  proposta di risoluzione sulla protezione della famiglia, dal gruppo “Friends of the Family”, presieduto da Ayman Ammar, che rappresenta l’Egitto nell’ UNHRC .

Il gruppo ha preparato una dichiarazione congiunta sulla protezione della famiglia che già è stata firmata dagli 89 stati riportati in calce a questo post, a cui presto si aggiungerà la Polonia e probabilmente qualcun altro.

Abbiamo tradotto il testo della dichiarazione congiunta, e lo presentiamo in anteprima ai nostri Lettori.

«Signor Presidente,

ho l’onore di consegnarle questa dichiarazione su incarico degli Stati indicati nella lista allegata.
La famiglia è un valore indiscutibile, sociale, culturale, morale e religioso che dovrebbe essere celebrato e coltivato.
Secondo le leggi internazionali sui diritti umani, gli Stati sono tenuti a provvedere nel modo più ampio possibile sostegno e protezione alla famiglia che è  la naturale e fondamentale cellula primaria della società; dovrebbero consentirle di espletare il suo ruolo nella comunità e fornirle  un ambiente favorevole per la crescita e il benessere dei suoi membri.

Parecchi documenti internazionali condivisi  riaffermano il ruolo centrale e vitale della famiglia nella società. Riconoscono la sua imprescindibile funzione nel favorire lo sviluppo sociale,  la sua forza straordinaria per consentire la coesione e l’integrazione sociale, l’effettiva realizzazione delle donne, e sottolineano la sua primaria responsabilità per l’educazione, la guida, la protezione dei bambini per un pieno e armonioso sviluppo della loro personalità.

Sempre più spesso, nel corso degli anni l’unità familiare ha assistito a sfide crescenti e ha dovuto affrontare paralizzanti difficoltà sia per ragioni comuni, tra cui le difficoltà finanziarie e la mancanza di un’adeguata protezione sociale, sia per fattori legati a specifiche aree e circostanze, quali quelle che si possono riscontrare nel  contesto delle migrazioni o durante conflitti armati.

Le  ricerche, comunque, dimostrano che, se la  famiglia è ben protetta e sostenuta dallo Stato e dalla società,  è essa stessa attiva protettrice e promotrice dei diritti umani dei suoi membri, con beneficio evidente di tutta la  società circostante, specialmente nel campo dei  diritti delle donne, dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità; è essa stessa un attivo protagonista che consente concretamente allo Stato di perseguire politiche come  l’eliminazione della violenza contro le donne, la riduzione del lavoro minorile e dello sfruttamento e la riduzione dei tassi di abbandono scolastico nell’istruzione primaria.

Allo stesso modo, i  Paesi firmatari sono convinti del forte potenziale che la famiglia ha nell’eradicare la povertà estrema, nel sostenere lo sviluppo e nel promuovere i diritti economici, sociali e culturali.

L’attuazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile 2030 non dovrebbe ignorare il ruolo di questa istituzione sociale, influente, necessaria e basilare per lo sviluppo stesso.

I rispetto dei diritti umani e lo sviluppo possono essere raggiunti efficacemente solo con approcci che tengano in conto e considerazione  la profonda interrelazione tra gli interessi e i bisogni degli individui e della famiglia.

Grazie Signor Presidente»

 Ayman Ammar

1. Afghanistan
2. Albania
3. Algeria
4. Angola
5. Azerbaijan
6. Bahrain
7. Bangladesh
8. Belarus
9. Benin
10. Botswana
11. Brunei
12. Burkina Faso
13. Burundi
14. Cameroon
15. Cape Verde
16. Central African Republic
17. Chad
18. China
19. Comoros
20. Democratic Republic of the Congo
21. Republic of the Congo
22. Djibouti
23. El-Salvador
24. Egypt
25. Equatorial Guinea
26. Eritrea
27. Ethiopia
28. Gabon
29. Gambia
30. Ghana
31. Guinea
32. Guinea-Bissau
33. Guyana
34. Indonesia
35. Iran
36. Iraq
37. Ivory Coast
38. Kenya
39. Lesotho
40. Liberia
41. Libya
42. Jordan
43. Kazakhstan
44. Kuwait
45. Kyrgyzstan
46. Lebanon
47. Libya
48. Madagascar
49. Malawi
50. Malaysia
51. Maldives
52. Mali
53. Mauritania
54. Mauritius
55. Morocco
56. Mozambique
57. Namibia
58. Niger
59. Nigeria
60. Oman
61. Pakistan
62. Palestine
63. Qatar
64. Russian Federation
65. Rwanda
66. São Tomé and Príncipe
67. Saudi Arabia
68. Senegal
69. Seychelles
70. Sierra Leone
71. Somalia
72. South Africa
73. South Sudan
74. Sudan
75. Suriname
76. Eswatini
77. Syrian Arab Republic
78. Tajikistan
79. Tanzania
80. Togo
81. Tunisia
82. Turkey
83. Turkmenistan
84. Uganda
85. United Arab Emirates
86. Uzbekistan
87. Yemen
88. Zambia
89. Zimbabwe

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