05/12/2016

Referendum: «Renzi, ci siamo ricordati»

Il risultato del  referendum ha visto una vittoria schiacciante del NO.

Secondo i dati di RaiNews: «Nei 61.551 seggi italiani, il NO ha ottenuto 19.025.254 voti, pari al 59,95%, il SÌ 12.709.536 voti, pari al 40,05%. I votanti in Italia sono stati 31.997.916, il 68,48% degli aventi diritto. Le schede bianche sono state 74.120. Le schede nulle 187.778. Le schede contestate e non assegnate 1.228. Per quanto riguarda gli italiani all’estero, la Farnesina comunica che l’affluenza è stata del 30,89% degli aventi diritto. Con il 74% dei voti esteri scrutinati, il SÌ ha finora ottenuto 517.900 voti (pari al 65,55%), il NO ha finora ottenuto 272.244 voti (pari al 34,45%)».

Questo esito del referendum non è certo la soluzione di tutti i problemi dell’Italia.

È tuttavia un segnale che arriva dal popolo sull’operato di Renzi e sulla sua proposta di riforma pasticciata di una Costituzione che comunque resta da riformare. Anche se, per risolvere tanti problemi, non serve cambiare la Costituzione: basterebbero leggi sane, nell’interesse del bene comune; basterebbero leggi ordinarie per tagliare – per esempio – gli enormi costi della politica, come la Presidenza del Consiglio che costa intorno ai 3,5 miliardi, la Presidenza della Repubblica (240 milioni), o l’air bus A330 che Renzi si è comprato con la modica spesa di 175 milioni di euro...

È superfluo ricordare che il fronte del NO al referendum era costituito da un popolo molto variegato, dall’estrema sinistra, all’estrema destra, passando per i grillini.

È difficile quantificare in numeri quanto pesa nel suddetto fronte il voto del popolo che gremiva il Circo Massimo e piazza San Giovanni durante gli ultimi Family Day.

Probabilmente però molti di loro erano tra quelli che hanno alzato notevolmente l’asticella dell’affluenza alle urne, in questa circostanza.

Tra l’altro, nell’ambito dell’elettorato moderato e pro famiglia, ci sono stati anche quelli che hanno votato sì, perché temevano che il NO rafforzasse il M5S e temono che un Governo guidato da Grillo sia una prospettiva  ben più funesta di Renzi ( e effettivamente dal punto di vista bioetico certamente il M5S non promette niente di buono).

Ma staremo a vedere.

Intanto vediamo se Mattarella accetta le dimissioni di Renzi, se scioglie le Camere, se si va a votare e con quale legge elettorale... nulla è scontato.

Noi speriamo che chiunque prenderà posto a Palazzo Chigi si renda conto che le famiglie che erano presenti al Circo Massimo rappresentano una fetta molto consistente del popolo italiano. Un popolo del buon senso, che ancora segue la ragione naturale, che quando viene toccato sul vivo da leggi come quella della Cirinnà, alza la testa: alcuni scendono in piazza, e molti di più vanno alle urne. 

Redazione


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