14/11/2017

Scuola – Gravissime indiscrezioni: tolto il Consenso Informato?

Gravissime indiscrezioni dal mondo della scuola:

il Ministro Fedeli rifiuta il diritto al Consenso Informato?

I genitori non firmeranno il PEC e non daranno più soldi alla scuola.

Mentre si chiude positivamente la Settimana per la Libertà di Educare, che ha visto migliaia di genitori italiani consegnare alle scuole dei propri figli la richiesta di Consenso Informato per chiedere il riconoscimento dei loro diritti, ci giungono gravissime indiscrezioni dal Tavolo di Lavoro incaricato di redigere il Nuovo PEC (Patto di Corresponsabilità Educativa).

Da esse prendiamo atto che tale documento non contempla la formalizzazione del Consenso Informato Preventivo che i milioni di genitori del Family Day stanno chiedendo a gran voce da più di due anni.

In pratica, il testo che si sta scrivendo – se così approvato – prevederebbe la possibilità di consenso informato ed esonero solo per le attività scolastiche pomeridiane, dando per scontata l’adesione dei genitori a tutti i progetti svolti di mattina all’atto dell’iscrizione nella scuola.

E proprio a tale documento, le linee guida del “Piano Nazionale per l’Educazione al rispetto” rimandano per indicare la modalità attuativa del consenso informato: ovvero per negarlo mentre si finge ipocritamente di prevederlo.

Se tutto questo fosse confermato ci troveremmo davanti al più plateale inganno – in un ben orchestrato rimando tra documenti – perpetrato dal Ministero della Pubblica Istruzione ai danni di uno dei suoi principali stakeholder: i genitori.

Ancora più grave dopo le false promesse diffuse dal Ministro Fedeli in merito alla sua volontà di riconoscere il primato educativo delle famiglie e dopo la pubblicazione di linee guida su temi delicatissimi come quelli del comma 16 della Buona Scuola che presentano aspetti ancora gravemente pericolosi per cui, in assenza di chiare garanzie per i genitori, sarebbero a rischio il pluralismo della scuola pubblica e la libertà educativa dei cittadini.

Per questo la nostra battaglia non si ferma e rilanciamo una Petizione Nazionale – che conta già 20.000 firme – per chiedere al Tavolo di lavoro del PEC, al FONAGS, al Ministro dell’Istruzione e al Capo dello Stato di ascoltare le nostre richieste o mobiliteremo i genitori di tutta Italia che oggi non sono più disposti ad essere scavalcati nei loro diritti fondamentali.

ProVita Onlus, Non Si Tocca La Famiglia, Generazione Famiglia,

CitizenGO e Comitato Articolo 26


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