15/01/2016

Scuola – In aumento i genitori che scelgono l’Homeschooling

Parlare oggi di scuola significa entrare in un campo minato: come s’intendono oggi l’educazione e l’istruzione? E, soprattutto, cosa viene insegnato ai bambini al di là delle materie curricolari (anch’esse, purtroppo, sempre meno approfondite)?

Non stupisce quindi che quello dell’Homeschooling sia un fenomeno in costante aumento, complice appunto la rottura con l’impostazione scolastica proposta dalle istituzioni.

Spesso le ragioni principali che spingono i genitori a preferire l’Homeschooling alla scuola – pubblica o (cosiddetta) “privata” poco importa, di questi tempi – sono l’incompatibilità con l’impostazione ideologica dei programmi scolastici, diversi stili di vita, la religione, l’insoddisfazione per gli istituti scolastici più vicini, episodi di bullismo, esigenze speciali dei ragazzi, o perfino il verificarsi di episodi di scontro tra i genitori e l’istituzione scolastica.

In cosa consista l’Homeschooling, se e perché sia essa legale, e quali siano i suoi pregi e i suoi difetti, lo abbiamo già dettagliato intervistando Erika di Martino, autrice del libro Homeschooling e collaboratrice del sito www.educazioneparentale.org.

Fatto sta che l’Homescooling sta prendendo sempre più piede. Gli ultimi dati riportati da Il Corriere della Sera testimoniano come il fenomeno dell’educazione casalinga sia in espansione soprattutto in Gran Bretagna. Tuttavia il sistema sta prendendo piede anche in Italia, soprattutto in riferimento a fattori come la contestata riforma della scuola, che prevede di fatto l’inserimento nei programmi scolastici di tematiche altamente discutibili come quella del gender e dell’educazione sessuale rivolta anche ai piccolissimi.

miur_gender_scuolaIn particolare nel Regno Unito gli homeschoolers sono aumentati del 65% in cinque anni, e oggi sono diventati circa 36mila. Una cifra che ancora non è nemmeno lontanamente paragonabile ai 2 milioni di ragazzi americani educati tra le mura domestiche, ma che risulta essere comunque in crescita. Secondo la ricerca inglese citata dal Corriere, in particolare, il 13,4% dei genitori scelgono l’Homeschooling per via di una diversa filosofia o stile di vita; il 9,3% a causa di un’insoddisfazione verso le scuole circostanti; e il 6,2% per ragioni religiose. Su quest’ultimo punto il rapporto lancia l’allarme sui rischi rispetto alle famiglie che professano l’Islam radicale.

In Italia i ragazzi che studiano a casa e che sostengono gli esami a fine anno da esterni sono qualche migliaio. I genitori che scelgono questa opzione per i figli, desiderano innanzitutto dare alla famiglia un ruolo centrale e prioritario nella sfera dell’educazione. Ma la scelta dell’Homeschooling è anche e soprattutto una scelta dettata dalla rottura con le proposte delle istituzioni sul piano educativo, che sempre più spesso non convincono i genitori.

Anastasia Filippi

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