09/06/2017

Sentinelle in Piedi: per l’unicità del matrimonio

Il matrimonio tra uomo e donna, l’unico possibile, è sotto attacco. È vero, non è una novità, ma nelle ultime settimane diversi fatti di cronaca hanno rimesso l’accento su questo aspetto. Ed ecco quindi che le Sentinelle in Piedi – sempre vigili nella difesa della famiglia e della vita – tornano ad occupare il suolo pubblico.

Con piacere rilanciamo il Comunicato Stampa diramato oggi e invitiamo i nostri Lettori a partecipare alle veglie di sabato 10 giugno.

Sentinelle in Piedi: “In piedi, in difesa dell’unicità del matrimonio

In queste ultime settimane aumentano le segnalazioni che ci giungono da moltissime scuole italiane, da Nord a Sud. Sedicenti esperti che, con la scusa del combattere le discriminazioni, dichiarano davanti ai ragazzi che non abbiamo un sesso prestabilito ma che possiamo scegliere il genere di appartenenza, insegnanti che spiegano ai bambini delle elementari perché la masturbazione è un bene e il sesso va fatto solo per piacere, assemblee liceali in cui estranei in classe esortano i ragazzi a partecipare al gay pride.

Non è che il risultato di quanto andiamo denunciando da anni: grazie alle Linee guida dell’Oms e alla legge sulla “Buona Scuola” il gender è ormai entrato di fatto nelle nostre aule, grazie alla legge sulle cosiddette unioni civili il modello di famiglia di riferimento per ogni istituzione statale non è più la famiglia naturale, ma anche una coppia di persone dello stesso sesso con eventuali figli magari prodotti con l’utero in affitto.

Tutto questo è stato il terreno in cui si incardinano una serie di leggi mortifere approvate o che stanno per essere varate dai nostri parlamentari: il testo sul cyberbullismo, quello sulle cosiddette fake news, i testi sulla cosiddetta omofobia di Campania e Umbria, tutti testi volti a limitare la libertà di espressione di chi non si arrende alla menzogna e, anche se la legge afferma il contrario, non vuole rinunciare ad affermare che la famiglia è una sola, quella fondata sul matrimonio, che noi tutti nasciamo uomini e donne, e che la vita non è nelle nostre mani. Opinioni inaccettabili per il mondo, tanto che le nostre veglie silenziose sono state più volte oggetto di scherno, provocazione, aggressione.

Totalmente diversa è invece l’atmosfera che accoglie i gay pride in svolgimento in queste settimane in diverse città italiane. Titoli trionfalistici, toni entusiasti per quella che è soltanto l’ostentazione di un comportamento che svilisce per primo chi lo sponsorizza. Una nobilitazione pubblica che somiglia al ritorno a casa di un eroe che torna dalla guerra e non invece l’arrogante presa di posizione di chi considera tutto lecito, e ogni desiderio un diritto.

Di fronte a questa deriva antiumana in Italia qualcuno si alza in piedi e dice no. No anche se lo dice la legge, no anche se la maggioranza dice sì, perché noi abbiamo a cuore il bene dell’uomo e l’anelito alla verità che ciascuno ha nel cuore. Per questo, per noi stessi e per difendere i più piccoli, non possiamo rimanere indifferenti.

Ecco perché scendiamo in piazza a: 

  • Roma, sabato 10 giugno alle ore 18 in Piazza San Silvestro

  • Brescia, sabato 10 giugno alle ore 16.30 in Piazza Vittoria

  • Varese, sabato 10 giugno alle ore 17.30 in Piazza Montegrappa

La libertà è troppo preziosa per restare a guardare mentre il potere la schiaccia. Per questo, ancora una volta, le Sentinelle si alzano in piedi.

Su Facebook: Sentinelle in Piedi – Mail: [email protected]

Redazione


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