02/08/2017

Sesso: fissa dei cattolici o strumento di potere?

Un blogger cattolico molto seguito, Berlicche, ragionava qualche giorno fa spiegando: “Perché, talvolta, parlo di sesso”.
E’ un pezzo che merita d’esser letto e che sottoscriviamo al 100%.

Periodicamente qualcuno accusa me o i cattolici in generale di essere ossessionati dal sesso.
Vorrei fare rispettosamene notare che, per me come per i cattolici in generale, vale una norma che ultimamente non si sente spesso: che il solo sesso sicuro, felice, per il destino è quello tra marito e moglie, possibilmente quelli sposati tra di loro.

I cattolici sono ossessionati dal sesso?

Non siamo noi a fare film e scrivere libri erotici, a propagandare amore libero per tutti, o financo a negare che il sesso esista all’infuori dell’atto pratico con chi, cosa e come si vuole.

Quest’ultima visione del mondo è prerogativa di quella che possiamo definire “fede liberale progressista”, una specie di pseudo religione edonistica focalizzata intensamente sul sesso.

I sacramenti primari dei progressisti sono l’autoespressione sessuale (specialmente in forma non eterosessuale) e l’aborto. Ambedue rappresentano per i progressisti la sconfitta della natura in nome di una autonomia personale senza restrizioni. I cristiani, dal canto loro, insistono ostinatamente che il corpo, nella sua forma naturale, ha un significato morale. E questo è un messaggio profondamente offensivo al progressista devoto.

Il sesso sfrenato messo al centro di tutto e sopra a tutto, a che serve?

Come espone brillantemente Stella Morabito in quest’articolo, tale pseudofede vuole reingegnerizzare l’umanità, negando l’umanità delle persone. Il gender, punta avanzata del progetto, si prefigge di abolire le distinzioni sessuali all’interno della legge, il che porta all’abolizione dei legami familiari riconosciuti, il che conduce ad uno Stato che regola le relazioni personali e quindi consolida il suo potere come mai prima. Naturalmente l’attacco non si limita a tale fronte: abbiamo assistito in questi ultimi tempi ad una legge che toglie i figli ai genitori per ammazzarli meglio, in nome di una pietà fasulla.

Naturalmente ci vuole un grande sforzo per ottenere tutto ciò, perché occorre negare la realtà. Occorre falsificare l’esistente, perché se il reale non può cambiare può cambiare però la risposta delle persone al reale stesso. Per esempio può essere proibito parlare di maschi e femmine, o del fatto che l’aborto è uccidere una persona, oppure opporsi ad una eutanasia. Ci sono già le leggi; dove non ci sono, arrivano comunque i giannizzeri del nuovo sistema.

Il sesso è un mezzo, non un fine

Come dicevo all’inizio, per noi sesso vuol dire famiglia. Rendi il sesso un impulso, o un capriccio, o una decisione, e cesserai di avere una famiglia. Se tutto è sesso, niente è più sesso, nonostante chi tu sia rimanga scritto in ogni cromosoma. L’autonomia completa in questo campo vuol dire che il tuo corpo non è più un’entità definita, legale, che i bambini non sono più il prodotto di un uomo e una donna, e quindi possono essere tolti ed educati (o uccisi) da qualcun altro, se a chi regge lo stato, al potente, pare così. Puoi essere il “guardiano legale” di tuo figlio, ma non necessariamente. Legame madre-figlio? Se il figlio si compra, che cosa ne può rimanere?

Far del sesso un idolo serve a chi vuole il potere assoluto

In questo scenario, il potere controlla tutte le relazioni personali proprio alla loro fonte: la famiglia biologica. L’abolizione della famiglia autonoma sarebbe completa, perché la famiglia biologica cesserebbe di essere la normalità. La “famiglia” sarebbe qualsiasi cosa lo stato volesse. La ricerca di autonomia personale finisce con la fine di ogni autonomia.

Vogliamo fare una lista di condizioni per l’attuazione di questo progetto?

  • Tutti i gestori di comunicazioni devono essere a bordo – cinema, università, i media. Fatto.
  • Il personale nell’ambito della salute, specie quello relativo alla salute mentale, deve essere educato al suo compito e punito con l’allontanamento se non si conforma. Fatto.
  • La scuola deve educare i bambini con questa ideologia. Fatto.
  • Le grandi corporazioni e aziende devono collaborare con l’erogare fondi e a forzare la mentalità. Fatto.
  • Il messaggio deve essere mediato tramite concetti più digeribili, come la parità di genere, la lotta al bullismo, la libertà personale, il diritto a non soffire. Fatto.
  • Pressioni sociali ed economiche e la censura totale devono colpire le persone che si permettono anche solo di chiedersi se sia saggio tutto ciò. Fatto.
  • Questo genere di persone deve essere etichettato come bigotto, omofobo, fascista, non-persona. Fatto.
  • E naturalmente anche le chiese devono diventare veicolo di questa non verità. Fatto?

Su quest’ultimo punto mi permetto di dissentire con la Morabito. Non è un punto come gli altri. Come ripeto da tempo, per me è la Chiesa il vero bersaglio; il dominio assoluto del potere sulla persona una gradita conseguenza.

E questo è il motivo per cui continuerò, di tanto in tanto, a parlare di sesso. Perché dovrebbe essere la verità non detta; la libertà di ciò che deve essere, e basta.

Berlicche

 


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