18/07/2017

Sesso pericoloso: difendiamo i nostri figli

La nostra società è ormai votata alla sesso – latria: i corpi nudi o semi nudi sono talmente usati nelle pubblicità e negli spettacoli di ogni genere e con ogni supporto mediatico che ormai non ci si fa più caso.

Anche i film più innocenti presentano scene di sesso confezionate magari con gusto e con garbo (raramente), ma che sostanzialmente veicolano, specie nei più giovani, il messaggio che “il sesso è tutto”.

Come abbiamo in più occasioni detto, il sesso e l’attività sessuale attengono certamente a una sfera importante della persona, che è un tutt’uno inscindibile di corpo e anima.

Lungi da noi la pruderie   sesso – fobica di moda in certi contesti culturali.

Ma volendo curare la persona, nella sua dimensione olistica, è necessario riscoprire la giusta importanza del sesso senza estremizzare e senza renderlo strumento meccanico distruttivo di “cosificazione” del corpo proprio e altrui.

Spiegare, agli adolescenti soprattutto, che praticare sesso a tutti i costi, il prima possibile e con chiunque  non fa bene né alla psiche né al corpo e soprattutto non è la ricetta per la felicità non è semplice, ma ci dobbiamo provare.

Quanto al prblema fisico e al “diritto alla salute”, il professor Alfredo Pennica, infettivologo e docente universitario presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di all’università “La Sapienza” di Roma (Sant’Andrea) ci dà una mano. Lo ha intervistato qualche tempo fa InTerris.

Ha spiegato che «Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (Ist ndr) costituiscono un gruppo di malattie infettive molto diffuse che interessano milioni di individui ogni anno. Oggi si contano circa trenta quadri di Ist determinati da oltre 20 patogeni diversi sessualmente trasmessi. La loro diffusione in Italia è rilevante e non si osserva una diminuzione del numero totale dei casi segnalati nel tempo, si è anzi registrato un incremento negli ultimi anni.

Le popolazioni più a rischio sono gli stranieri, i maschi che fanno sesso con maschi (Msm) e i giovani della fascia 15-24 anni. Con percentuali diverse, tra i suddetti gruppi di popolazione, si è registrato un aumento dei casi di sifilide e gonorrea. In particolare tra i giovani si è registrato un aumento delle infezioni da Chlamydia trachomatis probabilmente dipendente dal miglioramento dei test di diagnosi, dei sistemi di sorveglianza e dei programmi di screening. In tutti i gruppi si è poi osservato un aumento dei casi di condilomatosi ano-genitale maggiormente evidenziati grazie alla campagna vaccinale anti-Hpv per le adolescenti che ha comportato una maggiore attenzione nei confronti di questa infezione. In aumento, inoltre le segnalazioni di linfogranuloma venereo, principalmente in Msm, e di mollusco contagioso.

Un discorso a parte merita l’Hiv. Negli ultimi anni la prevalenza di Hiv, dopo un periodo di decremento, sembra mantenere un andamento stabile ma tendente al rialzo, più marcato tra gli Msm. Questo fenomeno è forse dovuto al fatto che oggi la malattia è curabile, seppur non ancora eradicabile, e questa conquista medica ha paradossalmente fatto abbassare l’attenzione della popolazione nei riguardi dell’infezione».

Nell’intervista in questione si stigmatizza giustamente l’ignoranza dei giovani e degli adulti (dei loro educatori) in materia. Non si fa prevenzione.

E quando si fa qualcosa, aggiungiamo noi, non si danno notizie vere. Nelle scuole, per esempio i famosi corsi di “educazione sessuale” si risolvono in un “prendete la pillola usate il preservativo e andrà tutto bene”.

Il professore intervistato, invece, alla domanda su come ridurre i rischi,  risponde che sono necessari comportamenti corretti: «Da genitore cerco di far capire ai miei figli che un ragazzino non deve fare la vita degli adulti, in tutti i sensi».

Ma forse il problema è che tanti adulti oggi hanno col sesso un rapporto da adolescenti, quando non addirittura deviato e di vera e propria dipendenza.

Se vogliamo davvero difendere i nostri figli, dobbiamo informarci e comunicare messaggi veri, anche se scomodi e poco alla moda...

Redazione


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