25/08/2019

Sifilide e malattie sessualmente trasmissibili in aumento

Ogni scelta ha le sue conseguenze, è necessario una presa di coscienza e ritorno alla responsabilità. La sifilide è ora più comune in alcuni paesi europei, dopo un aumento del 70% dei casi negli ultimi dieci anni, secondo un nuovo rapporto scientifico pubblicato nelle scorse settimane.

La sifilide può avere gravi complicazioni negli uomini e nelle donne se non trattata, tra cui la nascita di bambini morti e morti premature dei neonati. La sifilide è stata una delle principali cause di aborto spontaneo a livello globale nel 2016. La malattia aumenta anche il rischio di contrarre l’HIV.

Il rapporto dell’ECDC arriva dopo che il mese di giugno l’Organizzazione mondiale della sanità aveva dichiarato che circa un milione di persone ogni giorno in tutto il mondo subiscono un’infezione per via sessuale. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), una importantissima Agenzia europea con sede in Svezia, ha dichiarato che tra il 2007 e il 2017 sono stati segnalati oltre 260.000 casi confermati di malattia a trasmissione sessuale nei paesi europei.

Solo nel 2017 sono stati confermati 33.189 casi di sifilide in 28 paesi. L’ECDC ha affermato che il sesso più non protetto e il comportamento sessuale più rischioso è quello tra le persone gay, bisessuali e transgender –  indicati come uomini che fanno sesso con uomini (MSM) – e questi casi sono stati i principali responsabili dell’aumento impressionante registrato. Due terzi dei nuovi casi sono stati segnalati tra MSM, afferma il rapporto, aggiungendo che l’incidenza della sifilide ha raggiunto il picco negli uomini di 25-34 anni.

Mentre i casi tra uomini eterosessuali aumentavano moderatamente ogni anno e quasi per nulla tra le donne, la categoria MSM ha visto salire il numero di casi da poco più di 5.000 nel 2010 a 15.309 nel 2017. Sarà un caso che questo aumento corrisponde agli anni in cui nei mass media occidentali e, di conseguenza, nei paesi si è passati da una tolleranza verso i rapporti e le relazioni omosessuali ad una vera e propria esaltazione di essi?

L’ECDC ha notato sorprendenti variazioni tra i paesi, con Germania, Gran Bretagna, Islanda, Irlanda e Malta che hanno assistito a un numero più che raddoppiato di casi negli ultimi dieci anni. Estonia e Romania, invece hanno registrato un calo del 50% o più nello stesso periodo.

L’ente sanitario ha affermato che negli ultimi dieci anni si è assistito a una riduzione della paura di contrarre l’HIV, di conseguenza, più MSM fanno sesso con partner multipli e senza nessun tipo di accorgimento, il che li espone a un rischio maggiore di contrarre altre infezioni a trasmissione sessuale. «Esiste una chiara relazione tra il comportamento a rischio sessuale e il rischio di sifilide e altre malattie a trasmissione sessuale», ha dichiarato Andrew Amato-Gauci, capo del programma ECDC sull’HIV, le IST e l’epatite virale.

Poche settimane fa, l’OMS (organizzazione Mondiale della Salute) ha diffuso l’allarme mondiale sulla propagazione delle epatiti B, C, D. La sola Epatite B ha portato alla morte 600.000 persone lo scorso anno, mentre la C ne uccide 500.000, entrambe sono trasmissibili anche sessualmente.

I dati son chiari, vogliamo proseguire a far finta di nulla? O vogliamo evitare di propagandare quei ‘comportamenti a rischio’ che non solo aumentano le malattie pericolose ma mettono a rischio intere generazioni di europei? L’astinenza e continenza, seppur non più considerate come virtù morali e nemmeno insegnate come tali dai maestri cristiani, devono essere riprese e riproposte come alte virtù civili e sociali. Per necessità sociale e civile, se non si vuole farlo per virtù.

Luca Volonté

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