15/06/2016

Stepchild adoption – Conferenza stampa Montecitorio

Il tema delle adozioni gay e della stepchild adoption necessita di un trattamento uniforme da parte della magistratura. Uniforme e che sia secundum legem.

In proposito i deputati e senatori Carlo Giovanardi, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella, Andrea Augello, Luigi Compagna, Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Gianmarco Centinaio, Roberto Formigoni, Francesco  Bruni, Salvatore  Di Maggio, Francesco Scoma, Erika Stefani, Bruno Alicata, Mario Mauro, Luigi D’ambrosio Lettieri, Nunziante Consiglio, Vittorio Zizza, Sergio Divina, Giacomo Caliendo hanno rilasciato il seguente Comunicato Stampa.

Oggi, mercoledì 15 giugno alle h. 16.00  presso la sala stampa della Camera dei Deputati, i firmatari dell’appello alla Procura generale della Repubblica,  terranno una Conferenza Stampa  sulla tematica della stepchild adoption.

Nell’Appello, condiviso poi dalla Procura Generale, si chiedeva che le sezioni Unite della Cassazione si pronunciassero nell'”interesse della legge”  sulle differenti pronunce di merito in tema di stepchild adoption, mentre viceversa della materia si è occupata soltanto la Prima sezione della Cassazione il giorno 26 di maggio, deliberando sui sulle impugnazioni  da parte del Ministero dell’Interno e del Procuratore Generale di Torino avverso  un decreto della Corte di Appello di Torino  che aveva ordinato la trascrizione anagrafica dell’atto di nascita di un bambino nato da fecondazione eterologa  risultante (in Spagna)  figlio di due donne.

Il sostituto Procuratore generale della Cassazione Francesca Ceroni aveva  viceversa  chiesto il giorno 26  di rimettere alle Sezioni Unite la decisione  in quanto: «Si tratta di una questione della massima importanza  su cui tutta l’Italia si interroga e su cui indagano filosofi e psicologi, su cui il Parlamento  sta riflettendo  avendo stracciato la Stepchild dalla legge Cirinnà. In questi casi  l’Ordinamento affida la decisione  alle Sezioni Unite, vertice deputato a porre le colonne fondamentali».

Aggiungeva la Procura Generale: «Solo le Sezioni Unite  possono evitare  che in Italia si determini  una situazione a macchia di leopardo  con decisioni diverse da Venezia a Messina, diversamente  ogni giudice  di merito darebbe la sua interpretazione».

Redazione


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