15/10/2018

#Stoputeroinaffitto, Fusaro appoggia la campagna choc: «Perché sposo questa battaglia di civiltà»

Arrivano le prime adesioni alla campagna pubblicitaria organizzata dalle Associazioni promotrici del Family Day, Pro Vita e Generazione Famiglia, per denunciare la pratica dell’utero in affitto. Nei manifesti, affissi a Roma, Milano e Torino e accompagnati da camion vela, appaiono due giovani uomini raffigurati mentre spingono un carrello con dentro un bambino disperato, comprato dalla coppia, individuati come “genitore 1” e “genitore 2”, e a fianco la scritta: “Due uomini non fanno una madre. #StopUteroinAffitto”.

Fra i primi ad appoggiare l’iniziativa “per il diritto dei bambini a una mamma e un papà” c’è il filosofo Diego Fusaro, intervistato da Pro Vita.

Come giudica l’iniziativa?

«Questa forma di protesta visiva mi sembra pienamente condivisibile. L’immagine forte è destinata ad avere un impatto molto più potente rispetto al concetto o alla discussione perché colpisce immediatamente l’immaginario collettivo. Sposo completamente questa battaglia di civiltà e di difesa della natura umana in generale, che non può essere merce di scambio sul mercato. È una battaglia anche a tutela delle classi più deboli le cui donne saranno poi quelle liberamente costrette ad affittare il proprio utero. Libere, perché nessuno glielo impedisce e, costrette, perché sarà la loro condizione economica a spingerle».

Perché dire no all’utero in affitto?

«Perché è l’emblema della mercificazione, dello sfruttamento e della disumanizzazione della vita umana. La donna è svilita e ridotta ad essere una sorta di magazzino aziendale che contiene merci pro tempore. Il nascituro è disumanizzato e ridotto a una merce prenotabile e assemblabile con possibili derive eugenetiche. Certi “pedagoghi” della società multiculturale sono poi gli stessi che vanno a comprare il bambino in Canada o in Svezia, perché lo vogliono con i capelli biondi e gli occhi azzurri».

Perché si può andare in tv e vantarsi pure di aver avuto un bambino con il ricorso a questa pratica, mentre un manifesto del genere è destinato a fare scandalo nonostante la maternità surrogata sia illegale in Italia?

«Naturalmente il pensiero unico dà voce a chi sostiene l’utero in affitto e silenzia chi lo combatte, perché la classe dominante vuole trasformare ogni desiderio individualistico di consumo in diritto. E fra questi diritti purtroppo rientra anche questa pratica. Avanti così quindi, senza timori».

Americo Mascarucci

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