12/03/2019

Svezia gender equal? I numeri ci dicono altro...

L’indennità e i benefici dei genitori per la nascita di un figlio non saranno divisi in parti uguali tra uomini e donne in Svezia fino al 2040, secondo un nuovo studio sulla uguaglianza della Confederazione svedese dei lavoratori dipendenti (Tco). Ma come? La Svezia non  era il paradiso della equità di genere?

Lo studio appena pubblicato ricorda come le generose prestazioni per i genitori svedesi, compresi i 480 giorni di ferie retribuite per i nuovi genitori e i congedi pagati quando un bambino di età inferiore ai 12 anni è malato (noto come Vab), hanno contribuito a rafforzare la sua reputazione come uno dei Paesi più gender equal al mondo. Sia il congedo parentale che il Vab possono essere suddivisi tra genitori, ma in pratica sono ancora le donne a fare la parte del leone anche se può essere dannoso per la loro carriera e la situazione finanziaria famigliare. Le persone che prendono il congedo parentale o Vab sono in genere pagate l’80% del loro stipendio. L’anno scorso, il 70% dell’assegno parentale e i giorni Vab sono stati richiesti dalle donne, alle quali evidentemente piace prendersi cura della propria prole al di là delle battaglie ideologiche insensate di alcuni gruppi femministi.

Lo studio ha trovato delle differenze tra le regioni svedesi, con il Västerbotten nel nord con la più alta divisione tra i generi e lo Skåne nel sud con più accentuazione a favore delle cure e dei vantaggi per le donne/mamme. Negli ultimi cinque anni, il divario di ‘genere’ nel modo in cui questi benefici sono stati richiesti e assunti è diminuito, ma se continua a cambiare al ritmo attuale, saranno necessari altri 20 anni prima che venga raggiunta la parità tra le richieste dei padri e delle madri.

Insomma, i fatti parlano chiaro, nonostante il ventennio di politiche socialiste svedesi che volevano imporre per legge una uguaglianza di genere nelle cure per la famiglia per padri e madri, le donne e mamme svedesi continuano a sentirsi le più responsabili per la cura dei loro figli e, senza far polemiche, semplicemente ogni anno confermano la loro attitudine scegliendo. Uno smacco sonoro che la dice lunga sulle favole originate dall’ideologia sovietica, a cento anni dagli auspici di Engels e Lenin, le donne/mamme non hanno dubbi, se devono scegliere tra la professione e la famiglia, scelgono la famiglia anche nella ‘moderna’ Svezia.

Luca Volontè

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