06/03/2017

Unioni civili: conquista di civiltà o attacco alla famiglia?

Grazie all’organizzazione di Azione Universitaria, per la prima volta il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Brescia ospiterà una conferenza sulle unioni civili fuori dalla chiave di lettura rigorosamente arcobaleno che ha caratterizzato sinora le conferenze ospitate dall’università su questo tema.

La conferenza avrà porta il titolo “Unioni civili – conquista di civiltà o attacco alla famiglia?” e si terrà giovedì 9 marzo alle ore 16:30, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, in via S. Faustino 41, Aula 4 (primo piano) a Brescia.

Nell’intento di differenziare questo incontro da quelli passati, che hanno avuto esclusivamente relatori legati al mondo Lgbt (o comunque sostenitori delle loro istanze) senza che vi fosse la possibilità di presentare agli studenti le ombre di queste unioni civili, è stato comunicato agli organizzatori delle conferenze passate che si optava per la forma del dibattito con contraddittorio, affinché gli studenti potessero ascoltare sia chi ritiene queste unioni un pericoloso attacco alla famiglia sia chi le ritiene una conquista di civiltà.

Alla richiesta di trovare qualcuno disposto ad intervenire e sostenere un dibattito pubblico, Azione Universitaria si è vista proporre un presidente Arcigay di una provincia vicina, il quale tuttavia, dopo avere accettato, ha fatto un passo indietro, adducendo problemi di competenza territoriale. Caduta la sua disponibilità, non sono pervenute dagli organizzatori delle conferenze passate altre candidature.

Azione universitaria ha pertanto ricercato il contatto diretto con l’Arcigay di Brescia – senza la mediazione delle figure universitarie più vicine al mondo lgbt -, ma la mail di richiesta è rimasta senza risposta. Ci si è quindi rivolti ad una importante docente del Dipartimento di Giurisprudenza, che giusto una settimana prima della conferenza interverrà nella stessa sede al seminario “Nuovi modelli famigliari. Il diritto incontra la realtà”, insieme a due esponenti dell’associazione “Famiglie Arcobaleno”: anche lei, come gli altri, ha rifiutato.

L’associazione Caramelle in Piedi (peraltro offesa per non essere stata presa in considerazione) ha lamentato che non fosse stata chiesta la disponibilità delle numerose altre – a loro dire “rappresentative” – realtà locali (tra le varie sigle è degna di nota la “Chiesa Pastafariana della Polenta con lo Spiedo Bresciano” – una denominazione che non incoraggia a prendere sul serio); per cercare di porre rimedio a questa svista, si è perciò invitata la Presidente delle Caramelle, che – sorpresa! – ha rifiutato, definendo un contraddittorio con Gandolfini «l’apoteosi dello schifo... non per una questione di opinioni, ma di pari dignità» (cit.). Sembra che alcune realtà abbiano difficoltà a collocarsi altrove che tra gli strilli di piazza.

Appare paradossale: sotto l’arcobaleno incontri su incontri, conferenze su conferenze, ospiti provenienti da tutte le parti d’Italia, esponenti delle sigle Lgbt più importanti e poi, nel momento in cui si offre su un piatto d’argento la possibilità di far valere le proprie posizioni in un contraddittorio ... puff, tutti scomparsi all’improvviso? Saranno forse i relatori, Massimo Gandolfini (Presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli) e Mauro Paladini (docente di Diritto Civile, tra le firme autorevoli in calce all’appello del Centro Studi Livatino contro l’approvazione dell’allora disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili) a indisporre la controparte?

Dopo anni di propugnazione delle tesi Lgbt in università, gli attivisti colorati sembrano volersi lasciare sfuggire la ghiotta occasione di contrapporsi a quello che dipingono come l’omofobo per antonomasia e non ne approfittano per mettere a nudo il suo presunto odio nei confronti delle persone omosessuali e per sbaragliare definitivamente ogni resistenza alle unioni civili.

Spiace che gli studenti non potranno ascoltare anche il punto di vista Lgbt: anche se, a dire il vero, è difficile pensare che anni di propaganda non li abbiano raggiunti. L’intento di aprire un confronto c’era, e c’è tutt’ora.

Giovedì 9 marzo, ore 16.30, al Dipartimento di Giurisprudenza, in via S. Faustino 41, Aula 4 (primo piano), Massimo Gandolfini e Mauro Paladini affronteranno insieme il tema “Unioni civili – conquista di civiltà o attacco alla famiglia?.

Chi desidera approfondire il tema delle unioni civili, ma anche chi pensa di essere di avviso diverso rispetto ai relatori, potrà ascoltare e valutare di persona le loro ragioni, piuttosto che basarsi sulle caricature che ne fa chi li contesta. Vi aspettiamo!

Elia Buizza

Qui la locandina completa dell’evento.



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