31/10/2018

Utero in affitto, Gasparri su denuncia a Raggi: «Giusto. Inaccettabile sottostare a certi diktat»

Una denuncia per abuso d’ufficio contro il sindaco di Roma Virginia Raggi quale rappresentante legale dell’Amministrazione capitolina. L’hanno annunciata i responsabili delle associazioni Pro Vita e Generazione Famiglia, Toni Brandi e Jacopo Coghe in seguito alla rimozione dei manifesti contro l’utero in affitto da parte del Comune di Roma.  «La violazione della libertà di espressione attraverso la censura dei nostri manifesti contro l’utero in affitto è senza fondamento giuridico. Per questo abbiamo presentato una denuncia contro l’amministrazione capitolina, rappresentata dalla persona del sindaco Virginia Raggi, per il reato di abuso d’ufficio» hanno spiegato Brandi e Coghe. È stato anche annunciato un ricorso al Tar contro le rimozioni ordinate dal Comune di Roma. L’iniziativa legale ha incontrato il plauso a livello politico del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che abbiamo raggiunto e intervistato.

Cosa pensa della denuncia di Pro Vita e Generazione Famiglia contro il sindaco Raggi per la rimozione dei manifesti contro l’utero in affitto?

«Ritengo si tratti di un’iniziativa assolutamente giusta e legittima che condivido in pieno. Tuttavia dico a Toni Brandi e a Jacopo Coghe che avere la Raggi contro, e subirne le conseguenze, equivale a ottenere una patente di serietà, considerando che stiamo parlando di una persona del tutto inadeguata e politicamente non competente. Premesso ciò è giusto rispondere con forza a ogni forma di censura e non è accettabile sottostare a certi diktat».

Ha visto i manifesti? Cosa pensa?

«Che sono fatti molto bene, chiari ed efficaci. Esprimo tutta la mia solidarietà alle due associazioni e sostengo la loro battaglia. L’utero in affitto è un’aberrazione che viola la vita umana, offende la donna mercificando il suo corpo e il bambino trasformandolo in un prodotto. Proprio come hanno ben evidenziato i manifesti di Pro Vita. Non è vero che hanno offeso i bambini, semmai li ha offesi la Raggi facendoli rimuovere. Io stesso ho presentato con altri una proposta di legge volta a bandire questa pratica e a renderla illegale a livello internazionale. In Italia è vietata, ma sono diverse le persone che aggirano questo divieto recandosi all’estero. Ci stiamo battendo perché questo non avvenga più e per mettere fine al vergognoso business che l’utero in affitto alimenta. La proposta di legge la stiamo ripresentando aggiornata, per rendere ancora più strette e rigorose le sanzioni in merito. Noi del centrodestra su questi temi abbiamo le idee piuttosto chiare, diversamente da altri. È quindi importante non arrendersi, continuare a lottare senza lasciarsi intimidire da personaggi come la Raggi e anzi rispondendo con forza alle loro provocazioni. Come hanno fatto Pro Vita e Generazione Famiglia. Avanti così e senza indugio».

Americo Mascarucci

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