16/08/2019

Utero in affitto: in Olanda si possono avere 4 genitori

Ormai sono anni che femministe di tutto il mondo, movimenti cristiani e laici si battono per ottenere un bando internazionale (ed europeo) dell’utero in affitto.

Abbiamo giò ricordato negli scorsi mesi come sia il Parlamento europeo (17 dicembre 2015 si veda qui), sia il Consiglio di Europa (17 ottobre 2016 si veda qui ) hanno vietato ogni forma di maternità surrogata e chiesto ai paesi membri (28 nella UE e 47 nel CoE) di implementare questo divieto nei propri ordinamenti.

Se l’India ha avviato l’iter legislativo in tal senso,  l’Olanda ha scelto di andare verso la direzione opposta e di farlo fino a capofitto, fregandosene dei diritti dei bambini di avere una mamma ed un papà.

Possibile? Beh, gli olandesi si sentono i titolari della moralità europea, dunque sono convinti che ogni loro decisione sia rispettosa non solo dello Stato di diritto ma anche dei diritti umani, dunque ogni critica nei loro confronti è , a priori, sbagliata. Non per nulla, l’uscente Vice presidente e Commissario europeo per i Diritti e lo Stato di Dirittto è l’olandese Timmermans, promotore con diverse dichiarazioni e lettere di quei diritti ‘civili’ tanto cari alla nuova sinistra del gender e alle lobbies della società aperta e fluida.

Ebbene, sarà sfuggito a molti, che nelle scorse settimane le forze della coalizione del Governo olandese, tra cui due partiti di ispirazione cristiana, hanno trovato un accordo sulla nuova legge favorevole alla surrogata (si veda  qui ).

Presto i bambini olandesi potranno avere quattro genitori legalmente riconosciuti. Avete letto bene: “;perché penalizzare i bambini? Ci criticano perché lasciamo libertà di surrogazione, perché essa provoca un a discriminazione per i bambini, diamo a i bambini 4 genitori e così saran tutti contenti”. Questo deve essere stato il ragionamento che avranno fatto i politici illuminati olandesi.

Tuttavia, non tutti i genitori avranno gli stessi diritti. A coloro che hanno contribuito alla nascita del bambino sarà concessa una “;custodia parziale”, il che significa che hanno più diritti rispetto ad ora e possono, ad esempio, partecipare agli appuntamenti del medico del bambino ed essere coinvolti nella scelta della scuola in cui andrà il bambino, tra le altre cose. Ma se dovessero morire i “;genitori”/compratori, il bambino diventerà comunque orfano. Attualmente, nulla è stato stabilito nella legge per i genitori adottivi o altri membri della famiglia.

Ciò provocherà molti problemi e sofferenze per le famiglie e per gli stessi bambini. In questo momento in Olnada, se un bambino nasce attraverso l’utero in affitto, al giudice spetta determinare chi siano i genitori dopo la nascita. Il governo vuole che i genitori siano registrati prima della nascita futura. Prima del concepimento, dovranno essere presi accordi, che saranno poi esaminati da un giudice per decidere se sono soddisfatte tutte le condizioni per la maternità surrogata.

Uno di questi è che almeno la madre surrogata e uno dei futuri genitori abbiano la nazionalità olandese e vivano nei Paesi Bassi. Inoltre, verrà introdotto un registro di maternità surrogata per consentire ai bambini nati dalla maternità surrogata di scoprire chi sono i loro genitori biologici, poiché il loro certificato di nascita conterrà solo i nomi dei “;genitori”/compratori (si veda  qui). Alla madre surrogata è anche permesso di porre fine all’accordo di maternità surrogata tramite un giudice fino alla nascita e per qualche settimana successiva al parto.

Sulla ambigua norma attuale che vieterebbe la maternità surrogata commerciale nei Paesi Bassi, ma consente il rimborso alla madre naturale dei costi effettivamente sostenuti, non si sono fatti passi avanti. La maternità surrogata (commerciale) rimane bandita a parole, nei fatti ci sono ampi margini di valutazione sui rimborsi per i costi e dunque l’acquisto di minori. 

Figli con 4 genitori, un gran passo avanti che forse è apparso sufficiente ai politici olandesi per non incorrere nelle critiche, invece la scelta scontenta molti.

Da un lato le organizzazioni LGBTI ritengono che l’idea di “;custodia parziale” sia preoccupante in quanto “;sembra suggerire che in futuro un bambino avrà ancora due genitori con piena custodia. Pertanto, gli altri genitori rimarranno “;genitori minori”, con tutte le conseguenze che ne conseguiranno”. Dunque, in soldoni, chi ha pagato dovrebbe avere la titolarità del prodotto, in questo caso il bambino. Piena titolarità e proprietà, non parziale. Dall’altro, come noi, molte altre associazioni per la tutela dei bambini e contrarie ad ogni forma di maternità surrogata, muovono critiche feroci: 4 genitori a ‘tempo parziale’ non aiutano ma violentano ancor più la crescita equilibrata del bambino, i dubbi sulla reale e consapevole libera scelta dei genitori naturali permangono, si rafforza l’idea del ‘baratto’ , se non della cessione del bene, che non è tollerabile nel caso di un essere umano.

Infine, i dilemmi e violazioni etiche e giuridiche su dignità umana, pieno rispetto dei diritti di mamme, padri e bambini, sono certamente aggravati e non risolti dalla intesa politica che il Parlamento olandese dovrà valutare nelle prossime settimane. Rimane un gran problema: davanti alla sfacciata e cocciuta violazione dell’Olanda delle decisioni prese da diversi organismi europei, le istituzioni reagiranno o chiuderanno entrambi gli occhi? Questo scempio, non solo aggrava i pericoli della surrogata, ma apre a nuove forme di ‘famiglie poliamorose’ allargate e consensuali. Altro segno chiaro di un ritorno alla tribalità pre cristiana che l’Europa aveva superato da 2000 anni.

…E lo chiamano progresso.

Luca Volonté

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