05/07/2017

Vaccini: (forse) quelli obbligatori scendono da 12 a 10

Pare che i vaccini obbligatori previsti dal decreto Lorenzin scenderanno da 12 a 10, cui si aggiungono altri quattro vaccini consigliati e la cui somministrazione è garantita in forma gratuita.

La presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia Grazia De Biasi ha infatti presentato un emendamento per la riduzione del numero dei vaccini obbligatori, che – ha dichiarato l’Istituto Superiore di Sanità, di fatto avvallando la richiesta – «appare pienamente rispondente ad affrontare le problematiche epidemiologiche del Paese, così come rappresentate dall’Istituto Superiore di Sanità negli ultimi tre anni».

A essere depennati dalla lista degli obbligatori sono i vaccini contro l’anti-meningococco B e l’anti-meningococco C, che tuttavia rimangono tra i consigliati al pari dell’anti-pneumococcica e anti-rotavirus.

Si tratta di un successo? O è forse solo una strategia per cercare di arginare le polemiche che si solo levate da più parti?

Non sta a noi rispondere al quesito, quel che è certo è che il decreto sull’obbligo dei vaccini da 0 a 16 anni ha mosso migliaia di persone in tutta Italia: manifestazioni, sit-in, fiaccolate, petizioni... sono tantissimi i genitori che si sono esposti pubblicamente per manifestare il proprio dissenso. E, attenzione, non si tratta solo ed esclusivamente di coloro che si definiscono “No vax”: tra quanti sono scesi in piazza per protestare ci sono anche molte persone che di per sé non sarebbero contrarie ai vaccini – e che anzi sono vaccinate e hanno vaccinato i loro figli -, ma che non ci stanno nel vedere imposto dall’altro un obbligo, pena l’impossibilità di mandare i figli alla scuola dell’infanzia, una sanzione pecuniaria (da 500 a 7.5000 euro) e, in casi estremi, la perdita della patria potestà. E vi è anche chi valuta eccessivo il numero di vaccini somministrato a bambini molto piccoli: di quali emergenze stiamo parlando? Quanti bambini sono ad esempio morti di varicella, che rientra tra i vaccini obbligatori?

I figli non sono dello Stato, sono dei genitori: il decreto Lorenzin viola questo concetto. I vaccini si possono consigliare, non imporre: questa è la linea adottata fino ad ora dalla Regione Veneto, con buoni risultati.

Stiamo a vedere come andrà avanti l’iter legislativo: l’emendamento De Biasi sui 10 vaccini verrà discusso probabilmente nella giornata di oggi in Commissione Igiene e Sanità del Senato, mentre la conversione del decreto in legge pare questione di giorni.

Intanto dalla Francia arrivano le parole del Primo ministro, Edouard Philippe: «Dal prossimo anno i vaccini per la prima infanzia raccomandati all’unanimità dalle autorità della salute diventeranno obbligatori».

Mal comune mezzo gaudio? Assolutamente no: sulla salute dei bambini non ci sono compromessi che tengano. 

[Aggiornamento 06.07.2017: Sì a 10 vaccinazioni obbligatorie e a 4 “consigliate attivamente”, sanzioni più basse per i genitori che non vaccinano e niente riferimento alla perdita della patria potestà. Questi i principali emendamenti approvati dalla Commissione Sanità del Senato al decreto vaccini]

Teresa Moro

Fonte: Agi.it


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