05/05/2015

[Video] Di mamma ce n’è una sola... forse

Questo video è stato realizzato per la pubblicità di una casa produttrice di gioielli, la Pandora, per la prossima festa della mamma, dell’8 maggio.

A noi questa scena delicata di gioco in cui i bambini bendati riconoscono e abbracciano la propria mamma, ha suscitato alcune amare considerazioni.

Anzitutto sul fatto che da più parti si preme per l‘abolizione della festa della mamma e del papà: tutt’all’improvviso ci si preoccupa dei bambini orfani (che esistono da quando esiste il mondo).

Certamente i poverini sono da considerare. Ma come tutte le persone ragionevoli e di buona fede sanno (e chi scrive può parlare per esperienza diretta), i bambini orfani hanno perso un genitore che ricordano, che vedono in fotografia. Certamente ne soffrono, ma sono ben in grado come tutti di elaborare il lutto (altrimenti tutti gli orfani sarebbero pazzi!). Tant’è che c’è pure chi si sente “speciale” per aver perso un genitore, in quanto si sente più al centro dell’attenzione e delle “coccole” da parte degli altri, e quindi ben sopporta che gli altri bambini festeggino le mamme o i papà.

Ben diversa è la situazione psicologica di chi la mamma o il papà non l’ha proprio neanche visto in fotografia, perché è un “numero” in una banca dati di una clinica – supermercato di gameti, di uteri e di figli.

Ora guardate il video

 

E’ senza pretese, né di scientificità né di altro (è solo una pubblicità), ma infonde tenerezza.

Però se ne può immaginare un’altra versione, diciamo distopica, ma molto più reale di quanto la nostra ragionevolezza voglia credere, purtroppo.

Il bimbetto o la bimbetta (o il bimbett* ???) si avvicina alle donne, le tocca e le annusa, e poi si ritrova:

Bludental

A – 2 madri biologiche, venditrici una del mitocondrio, una del nucleo dell’ovocita,

B – 1 madre gestazionale (quella che ha affittato l’utero per 9 mesi),

C – 1 madre committente (“legale” o “sociale”), che è quella che ha acquistato il pacchetto di cui sopra, compreso il figlio (prodotto finito: sano, bello, pulito, vestito e calzato...),

D – 1 (eventuale) compagna della madre di cui sopra, che il bambino è “costretto” a chiamare mamma, anche se – come nel caso della lettera C – in realtà di madre non ha proprio niente, è come fosse una “tata”.

Totale: 5 madri. Quale sceglierà, allora, il bambin*?

Francesca Romana Poleggi

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