13/06/2017

Vita che vince la morte: il quinto anniversario di Chiara

Cinque anni fa, il 13 giugno 2012, Chiara Corbella Petrillo concludeva la sua vita terrena, lasciando il marito Enrico sposato nel 2008 e il piccolo Francesco di circa un anno. Chiara andava così, dopo una malattia vissuta eroicamente, a raggiungere gli altri sue due figli, venuti al mondo e morti pochi minuti dopo: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni.

Chiara Corbella Petrillo è cara a ProVita Onlus, che a lei è dedicata. La sua figura solare, di giovane donna innamorata della vita e della famiglia è una presenza che ci accompagna nella nostra “Buona Battaglia”.

Lo scorso anno ricordavamo l’anniversario di Chiara esponendo il suo insegnamento per tutte le donne: l’accoglienza, la cura, la pazienza, il lavoro nel nascondimento, il sacrificio fino alla donazione di sé...

Quest’anno, invece, è un altro l’aspetto sul quale intendiamo mettere il focus: è possibile a chiunque essere felice e fare del bene al prossimo. È possibile lavorare su se stessi e sui propri difetti per migliorarsi; è possibile costruire una relazione di coppia serena e promettere a una persona fedeltà eterna, nel matrimonio; è possibile vivere la quotidianità, con le sue incombenze noiose e faticose (lavare, stirare, pagare le bollette...), andando oltre il normale egoismo che ci contraddistingue; è possibile accogliere la vita, anche se le condizioni non sono apparentemente ottimali e se si ha – magari – paura di quel che sarà...; è possibile essere sereni di fronte alla morte di un figlio vissuto solo pochi minuti, che si è tuttavia certi di aver accompagnato al Cielo; è possibile vivere la malattia con serenità, seppur il dolore non sia tolto; ed è possibile, a distanza di cinque anni dalla morte, continuare a dire qualcosa al mondo...

Chiara ha reso carne i “piccoli passi possibili” di matrice francescana. Nessuno nasce perfetto, nessuno è immune dalle cadute, nessuno non è mai affaticato, nessuno non ha mai problemi... ma, passo dopo passo, si può camminare verso una serenità sempre più piena, che piano piano porta ad avere gli “occhi contenti”.

In questo quinto anniversario di Chiara Corbella Petrillo, il richiamo è dunque per tutti: ognuno è chiamato a cose grandi, lì dov’è. Non bisogna soffermarsi sul passato («Il passato alla misericordia»), non serve a nulla vivere nella preoccupazione per il futuro («Il futuro alla Provvidenza»), basta semplicemente “starci” ogni giorno («Il presente alla Grazia»).

Per chi volesse approfondire la storia di Chiara Corbella consigliamo la lettura di Siamo nati e non moriremo mai più e Piccoli passi possibili.

Intanto oggi la CEDU è chiamata a pronunciarsi sulla vita del piccolo Charlie Gard e c’è chi, sulla nostra pagina Facebook, non ha mancato di chiedere in suo favore l’intercessione di Chiara...

Teresa Moro


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