A seguito delle ultime polemiche scatenate da un singolo ma non certo innocuo messaggio su twitter da parte di Richard Dawkins in cui asseriva riferendosi ai bambini con Sindrome di Down: “Abortire e riprovare! Sarebbe immorale farlo nascere se si ha la scelta”, il tristemente noto genetista ateo replica al tornado di accuse rivoltegli dal resto del mondo.
Lo fa direttamente dalle righe del suo sito internet.
Dawkins scrive:“... Per quel che vale, la mia scelta sarebbe quella di abortire il feto con sindrome di Down e, supponendo che si continui a desiderare sempre un bambino, riprovarci. Tra scegliere liberamente di abortire o, deliberatamente, far nascere un bambino Down, penso che la scelta morale e sensata sarebbe quella di abortire. ... Personalmente vorrei andare oltre e dire che, se la vostra morale è come la mia e si basa sul desiderio di aumentare la felicità e ridurre la sofferenza, la decisione di dare deliberatamente alla luce un bambino Down, quando si ha la scelta di abortire già all’inizio della gravidanza, potrebbe in realtà essere immorale dal punto di vista del benessere del bambino. ....”
Come si può leggere “la pezza” di Dawkins è peggiore dello “strappo” provocato dal suo messaggio su twitter.
Addirittura Dawkins afferma di aver sperato che il milione e più di follower di twitter non avessero visto il commento perché era diretto personalmente a chi gli aveva posto la domanda.
Ha aggiunto:. “...mi scuso per la brevità del messaggio che poteva essere frainteso ma, come spiegato meglio sopra, volevo semplicemente dire cosa io avrei fatto, basandomi sulla mia personale, pragmatica valutazione e la mia filosofia morale, che a sua volta si basa sul desiderio di aumentare la felicità e ridurre la sofferenza”.
Occorre ricordare che Dawkins si è posto più volte sotto i riflettori dei media per affermazioni abominevoli come quella in cui asseriva che non c’è niente di sbagliato in un pò di “moderata pedofilia” o quella in cui affermava che “ogni feto è meno umano di un maiale adulto”!
Come spesso accade, le persone che pontificano non scendono dallo scranno per scusarsi ma, con un turbinio di parole vuote e voli pindarici invece di scusarsi, usano la formula classica del “Mi scuso.... Ma anche no!”
Redazione
Fonte: The Guardian
