10/09/2016

Aborto: «Con i feti ci facciamo la crema!»

La lobby LGBT e quella dell’aborto sono due facce della stessa medaglia. Ed è per questo che la battaglia a difesa della vita va di pari passo con quella per la protezione della famiglia naturale.

Come abbiamo già più volte ricordato, in Cile si sta discutendo in merito alla depenalizzazione dell’aborto. Nonostante la massiccia opposizione della maggioranza dei cittadini, il governo socialista di Michelle Bachelet e i suoi complici in Parlamento stanno premendo sull’acceleratore.

Dopo l’approvazione del progetto di legge da parte della Commissione Salute del Senato, nelle sale del Congresso Nazionale c’è stato uno scontro verbale tra alcune manifestanti a favore del diritto alla vita e gli attivisti di Miles Chile, la filiale cilena della multinazionale dell’aborto Planned Parenthood, ovviamente fonte di grandi finanziamenti.

Di fronte alle accuse che le signore pro-life rivolgevano alla presidente di Miles Chile, Claudia Dides, questa non ha saputo rispondere altro che definire «stupide» le sue contestatrici.

Ma ben più eclatante (e spaventoso) è stata l’affermazione del portavoce del Movimiento de Liberación Homosexual (Movilh), Rolando Jiménez, che accompagnava il fronte favorevole all’aborto. Come mostra inequivocabilmente un video, il leader LGBT cileno ha infatti esclamato: «Con i feti ci facciamo la crema!».

In seguito l’attivista omosessuale ha fornito alle agenzie una rettifica, spiegando che aveva solo ironizzato sul pensiero di quanti si oppongono alla depenalizzazione dell’aborto.

Il movimento LGBT, che Jiménez rappresenta, è assai attivo in Cile e da tempo opera per introdurre nel Paese lo pseudo-matrimonio omosessuale, l’adozione alle coppie dello stesso sesso, l’ideologia gender nelle scuole e, più in generale, nella società. Lo stesso movimento – non è un caso – vuole anche l’aborto. E il suo portavoce non ha esitato ad ammettere che con i bambini non ancora nati (ma si tratta pur sempre di bambini vivi, di esseri umani come noi!) ci vorrebbe fare la crema di bellezza.

Non è una battuta e noi sappiamo che questo avviene realmente in molti Stati, Stati Uniti e Cina in primisL’aborto è un grande business e il disprezzo per la vita umana che comporta è assolutamente lo stesso tipico di altre buie epoche della nostra storia, quando si conciava la pelle dei “nemici” da annientare. Ad iniziare non è stato Hitler, ma i rivoluzionari francesi contro i cattolici e monarchici della Vandea. Oggi a quanto pare c’è chi vuole raccogliere il testimone...

Federico Catani

Fonte: AciPrensa

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