31/10/2015

Aborto, violenza sui minori e legittima difesa

L’aborto non fa più scandalo. Anzi, è considerato un diritto e una conquista di civiltà.

Il meccanismo, del resto, è chiaro: una volta approvata una normativa che lo legalizza, la gente è portata a credere che sia una pratica buona, o perlomeno che non sia poi tanto negativa. La legge fa cultura e cambia la mentalità. Per questo per fronteggiare una cattiva legislazione non serve solo la formazione, ma è necessario scendere in piazza e lottare politicamente.

Leggendo qua e là i giornali e la cronaca, a destare allarme ora sono due questioni in particolare. La violenza sui figli da parte dei genitori e la legittima difesa.

Vediamo la prima. Il sito Interris lancia l’allarme: secondo il Rapporto Eures 2015 in Italia i casi di violenza di genitori sui figli negli ultimi 15 anni sono costantemente aumentati. “Sono stati 379 nell’intero periodo, con un picco nel 2014: uno ogni dieci giorni, 39 episodi, il 77 percento in più rispetto al 2013. E sono dati sottostimati. Alcune morti di minori restano infatti oscure. Aumentano le vittime – nel 60 percento dei casi, per mano della madre – sotto i 14 anni. Sono invece nella media maggiorenni, tra i 18 e i 34 anni, i figli uccisi dai padri”. Agghiacciante e sintomo di un drammatico disagio sempre più diffuso.

Del resto, non viviamo più in una società a misura di famiglia e di bambini. I nostri politici lavorano piuttosto per dare figli alle coppie gay, privandoli così del diritto sacrosanto ad un papà e ad una mamma, e facendoci credere che per i bambini non sia un trauma. La verità è che le classi dirigenti succedutesi negli ultimi decenni hanno voluto scardinare l’istituto familiare, atomizzando gli individui e rendendoli schiavi del consumismo e dell’edonismo.

Un esempio è proprio la legalizzazione dell’aborto. Se giustamente ci si scandalizza per gli omicidi che madri e padri commettono verso i loro figli, perché non si prova lo stesso orrore verso l’aborto, che è un fenomeno decisamente più diffuso? Gli stessi Stati, che dovrebbero custodire la vita, hanno legalizzato l’uccisione dei figli sin dal grembo materno e i movimenti per i “diritti civili” hanno combattuto per renderla possibile. Ma di ciò non si deve parlare... aborto_ pedofilia_casa famiglia_Liguria_arresto

Seconda questione: la legittima difesa. Recenti fatti di cronaca hanno portato alla ribalta il tema. È giusto o no difendersi da chi ti entra in casa per derubarti e da chi ti minaccia? È giusto sparare e magari anche uccidere l’aggressore o chi viola la tua proprietà per farti del male? E se non è giusto, lo Stato non dovrebbe forse garantire maggiormente la sicurezza dei cittadini? Altrimenti a che serve? Non entriamo nel merito della discussione. Ma anche in tal caso non possiamo esimerci da una brevissima riflessione.

Molti mostrano di avere tanto a cuore la vita dei “colpevoli”, di chi si macchia di reati. E certamente la vita è un diritto fondamentale, irrinunciabile, senza il quale non ci sono tutti gli altri. La stessa attenzione forse però la meriterebbero anche i bambini che vengono barbaramente abortiti. A questi, che sono totalmente innocenti ed indifesi, chi provvede? Lo Stato e la politica non dovrebbero tutelare prioritariamente proprio questi piccoli? Le coscienze si sono anestetizzate...

Federico Catani

 

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

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