04/07/2017

Charlie sta (ri)svegliando coscienze e aprendo occhi

Charlie Gard è stato considerato “inutile” dai giudici, la sua non è una vita degna di essere vissuta.

Eppure, a soli dieci mesi e dal suo lettino d’ospedale, Charlie sta portando frutti immensi: sta aprendo gli occhi di migliaia di persone e sta (ri)svegliando tante coscienze assopite.

Charlie (ri)sveglia le coscienze assopite

Mai come in questi giorni c’è stata tanta attenzione sul tema della vita, dei diritti umani, dell’eutanasia, della responsabilità genitoriale... e raramente vi è stato un movimento di popolo spontaneo così importante.

In questo l’Italia si sta distinguendo in positivo: sono tantissime le veglie* di preghiera, le adorazioni eucaristiche, le fiaccolate, le Messe organizzate soprattutto al centro-nord. Le radici cattoliche del Bel Paese sono tornate a diffondere linfa positiva.

Charlie apre gli occhi su altri bambini

Charlie sta anche aprendo gli occhi su altri casi di bambini considerati di serie B. In Inghilterra, ma anche in Italia la situazione non è rosea: è vero che il ddl sulle DAT è ancora in discussione (e ProVita ha evidenziato come aprirebbe le porte alla morte di tanti bambini), ma sappiamo che nei nostri ospedali la pratica eutanasica non è poi così sconosciuta, ahinoi.

Nei giorni scorsi, come scrivevamoIl Giornale e il Daily Mail riportavano la vicenda di un bimbo di tre mesi che, «affetto da danni cerebrali irreversibili, non verrà sottoposto ad una nuova chirurgia né rianimato nel caso venga colpito da un arresto cardiaco». I contorni della vicenda non sono chiari, quindi non si può dire se il caso rientri nella fattispecie dell’accanimento terapeutico.

Altri sono i casi di bambini malati ma amati e curati dai genitori che i media stanno rendendo noti. Abbiamo ad esempio Harry Thomas Douglas (qui la sua pagina Facebook), nato nel dicembre del 2016, e Alfie Evans (qui la sua pagina Facebook), di 13 mesi. A quest’ultimo il Mirror ha dedicato un approfondito articolo, che termina con un’affermazione che non può non far riflettere: in seguito alla sentenza di Charlie, i genitori di Harry vivono nella paura che la stessa sentenza di morte possa riguardare anche loro...

Per chi non crede nel valore della vita a priori, possono bastare questi frutti per capire che Charlie non è inutile?

Charlie è un miracolo incarnato che ha uno specifico compito al mondo, come tutti.

Charlie sta salvando tanti altri bambini, e forse anche noi.

Teresa Moro

*Un nuovo appuntamento tra i tanti: a Roma, il 7, davanti al Colosseo alle 19 – Organizzano gli Universitari per la Vita.


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NO all’eutanasia! NO alle DAT!

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