08/04/2018

Claudia Cardinale: «La donna è forte perché dà la Vita»

La storia di Claude Joséphine Rose Cardinale, nota ai più con il semplice nome d’arte Claudia Cardinale.

Attrice italiana molto in auge alla fine dagli anni Sessanta, ha all’attivo una filmografia di primo piano, con partecipazioni in pellicole che sono diventate delle pietre miliari del cinema del Novecento italiano: si pensi a 8 1⁄2 di Federico Fellini, a Il Gattopardo di Luchino Visconti e a C’era una volta il West di Sergio Leone, solo per citare alcuni titoli.

Quella di Claudia Cardinale, tuttavia, non è stata una carriera facile. Inizialmente, neanche ventenne, la giovane tunisina frequenta, infatti, per un solo trimestre il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, per arrivare a concludere di non essere portata per il mestiere di attrice. La decisione sembrava presa, se non fosse che la Cardinale scopre di essere incinta di un uomo più vecchio di lei di circa una decina d’anni, cui era perversamente legata da quando – diciassettenne – aveva subito da lui una violenza.
Fin da subito la promettente attrice è decisa a non abortire. A supportarla in questa decisione trova Franco Cristaldi, produttore cinematogra co, il quale le propone dapprima un contratto e, a gravidanza avanzata, la protegge dagli sguardi indiscreti della stampa mandandola a partorire a Londra.
Questa soluzione si rivela tuttavia un’arma a doppio taglio per la giovane Claudia Cardinale, già vittima della depressione e animata da pensieri suicidi, la quale si ritrova a non essere più padrona della propria vita: da un lato è costretta a cimentarsi in una carriera che non sentiva nelle sue corde, dall’altra non è libera di rivelare a nessuno la maternità.

Patrick, questo il nome del bambino, viene cresciuto in famiglia come un fratello nché, dopo sette anni, il segreto sfuma e la Cardinale sceglie di rivelare al mondo lo scoop af dandosi alla penna di Enzo Biagi. Dal momento della maternità in avanti, i film e i riconoscimenti cui la Cardinale va incontro non si possono enumerare, e la fama della sua bellezza e bravura si diffonde a livello internazionale.
Nonostante questo, però, la vita dell’attrice scorre tutt’altro che serenamente.

Già, perché un’esperienza di stupro e una maternità vissuta nel silenzio e negata agli occhi del mondo non sono cose che è possibile dimenticare: «Ha abusato di me. Era un uomo equivoco e violento. Quell’episodio ha segnato in modo indelebile la mia vita», dirà la Cardinale in un’intervista rilasciata alla rivista Sette a distanza di decenni.

Un dolore che l’attrice ha scelto di non relegare nel silenzio, ma che ha af dato alle pagine del diario autobiografico Io Claudia. Tu Claudia (Frassinelli, 2006). Lei, Claudia Cardinale, che nella sua luminosa carriera ha dato parola alle gure femminili le più disparate, in questo scritto rivela al mondo la potente vena di coraggio e di lealtà che l’ha portata a scegliere per la vita, nonostante le pressioni contrarie da parte del padre del bambino: «Mi accompagnò in un luogo assurdo e lì è accaduto qualcosa di terribile e di straordinario: si è interrotta la spirale del terrore, ho trovato la forza e ho rifiutato l’aborto. Sono fuggita senza avere la più pallida idea di come avrei risolto la situazione. Di una sola cosa ero certa: non volevo subire un’altra devastante violenza».

Parole chiare, nette. L’aborto è una violenza per il bambino che viene ucciso, ma anche per la donna che lo porta in grembo e per tutte le persone che le ruotano attorno. Invece se si sceglie di dire sì alla vita – anche di fronte alle mille dif coltà sociali, lavorative o economiche che si possono prospettare – non ci si pentirà mai. Una nuova persona è venuta al mondo, e con lei è nata una nuova madre.

«Io ho sempre considerato la donna molto più forte dell’uomo, perché la donna dà la vita»: parola di Claudia Cardinale.

Giulia Tanel

Fonte: Articolo apparso su Notizie ProVita di Marzo 2016, p. 6

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