08/11/2013

Dissenso verso le dichiarazioni dell’assessore Ravera

Le Associazioni  “La Quercia Millenaria Onlus” e “A.I.G.O.C. –  Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici CattoliciESPRIMONO IL PIU’ GRANDE DISSENSO NEI CONFRONTI DELLE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE  LIDIA RAVERA SULLE AFFERMAZIONI CIRCA LA SEPOLTURA DEI FETI.

Sabrina Pietrangeli, Presidente e Amministratore dell’Associazione Onlus “La Quercia Millenaria”:
“La nostra Associazione da nove anni è specializzata nella sequela delle gravidanze ad alto rischio in presenza di malformazioni fetali. Spesso la chirurgia fetale ci permette di guarire questi bambini, trattandoli già nel grembo materno, ma quando ciò non è possibile, in accordo con i genitori che desiderano portare avanti comunque in modo naturale il loro progetto di amore, ci affianchiamo donando alla coppia tutti gli strumenti per poter vivere con quanta più serenità possibile l’evento morte dei loro bambini. Questo può succedere a qualunque età gestazionale, e nel continuum genitoriale di cura del proprio figlio, viene spontaneo il procedere con la sepoltura. E’ una richiesta non solo legittima, ma necessaria ad elaborare il lutto in modo sano, oltreché riconoscere a quel bambino la piena dignità non solo di “figlio” che sarebbe scontato, ma di “essere umano”. In un tempo in cui si reclama il diritto di seppellire il proprio animale domestico, o di chiederne la copertura delle spese mediche con il servizio sanitario nazionale, trovo quasi ridicolo dover solo pensare di sottolineare quanto possa essere pieno di valore il solo gesto di voler seppellire le spoglie mortali dei nostri piccoli. Che non sono “grumi di cellule”, ma “figli”. E le loro madri non sono “animali da riproduzione”, ma “madri” e “donne”. Anche quelle che scelgono l’aborto sono “donne”,e sono “madri”. Madri che magari non ce la fanno, madri che hanno i loro motivi per abortire, che possiamo non capire del tutto, ma mai giudicare. Per questo ritengo che le affermazioni dell’Assessore Ravera siano offensive prima di tutto contro il genere femminile a cui lei stessa appartiene, e che rappresentino una manifestazione anti-educativa per i giovani che lei dovrebbe rappresentare. Ritengo per tale motivo il suo incarico incompatibile con le sue affermazioni, ed è prima di tutto da Cittadina, e poi da presidente di una Associazione come La Quercia Millenaria, della quale mi onoro di rappresentare le decine di coppie che hanno figli seppelliti in un cimitero, che chiedo all’Assessore Ravera di avere la delicatezza di rassegnare le proprie dimissioni”.

Giuseppe Noia, Presidente A.I.G.O.C.:
“L’articolo della Ravera non avrebbe la dignità della risposta se non fosse che dinanzi alle tenebre della ideologia e al buio culturale dell’intolleranza, questo “Assessore” (sic!) non si fosse reso conto della grande offesa che ha fatto alle donne, alle madri, alle famiglie e alle tradizioni storiche del nostro paese: le donne chiamate “animali al servizio della specie”. Ma in nome di quale confusione mentale, un Assessore della Cultura (sic!) può dire tali cose? Ma in nome di quale autorità culturale e scientifica (sic!) questo rappresentante del servizio pubblico può affermare che gli embrioni e i feti sono “grumi di materia”? Ci riesce molto difficile capire come un’ Assessore alla Cultura della Regione Lazio sia così, diciamo, poco informato, su ciò che dice la scienza sul protagonismo biologico dell’embrione e del feto, sulla sua relazionalità con la madre e sulla sua capacità di mandare cellule staminali guaritrici alla madre e sul fatto che può essere curato in utero come un paziente adulto. Ma soprattutto colpisce il livore che offende il concetto del “figlio”, termine mai usato dalla suddetta, che colpisce con disprezzo la sofferenza delle donne, tutte le donne, tutte le madri che lei dovrebbe difendere. Nonostante la sua cultura, credo che valga per lei e per molti altri ricordare il detto di Eduardo De Filippo “i figli sò piezz’e core”.

di Giuseppe Noia

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