La notizia è quasi incredibile. Una donna incinta al settimo mese, medico a Vancouver, una sera stava tornando a casa dal lavoro. Passando accanto al Granville Bridge (nella foto in evidenza) vide una donna che sembrava intenzionata a buttarsi giù, per dare fine alla propria vita. Inizialmente Emily Stevens – questo il nome del medico – passò oltre, ma poi ritornò sui propri passi e cominciò a parlare con la donna, avvertendo contestualmente il 911. Prima che arrivassero le forze dell’ordine passarono 20 minuti, ma quando la donna che voleva suicidarsi vide arrivare la volante capì subito che erano lì per salvarla e fece un nuovo passo avanti verso il baratro.
A quel punto Emily non potè far altro che afferrarla e, con una presa all’ultimo secondo, tenerla per un paio di minuti, fino a quando non intervenirono gli agenti.
Come ha fatto, incinta al settimo mese? Ebbene, Emily ha affermato che è stato proprio il peso della pancia a permetterle di fare da contrappeso, altrimenti non ce l’avrebbe mai fatta a resistere al peso della donna. Un gesto coraggioso, per certi versi difficile da comprendere: il marito di Emily, infatti, inizialmente non ha capito questa sua scelta, che avrebbe potuto comportare la sua morte e quella della bambina.
Eppure, grazie al suo coraggio, Emily ha dato la vita due volte: a sua figlia e alla donna del ponte.
E alla cerimonia di premiazione il medico di Vancouver si è presentata con un fagottino rosa: Lilly, di sei mesi, ha infatti giocato un ruolo fondamentale in tutta questa vicenda. E poco importa se della donna che ha tentato di suicidarsi non si sa più nulla: «Mi piace pensare che alla fine della giornata ha un’altra possibilità di ottenere aiuto e migliorare», ha detto Emily. «Spero che mentre mia figlia cresce, se sfortunatamente avrà problemi mentali, qualcun altro sarà lì per aiutarla quando ne avrà bisogno».
La storia di queste tre donne ha quindi avuto un epilogo felice: la vita ha vinto.
Teresa Moro
Fonte: LifeSiteNews