19/02/2017

Embrioni, cioè bambini, “OGM”? Si può fare

“NO OGM” è uno slogan progressista e politicamente corretto. Ma se si tratta di bambini, specie se piccoli come embrioni, allora va bene: largo ai bambini (embrioni) geneticamente modificati.

Insomma, dicono che sia accettabile modificare il DNA dei bambini non ancora nati, in determinate circostanze.

La pubblicazione di Human genome editing: Science, Ethics and Governance (ed. The National Academies Press) contiene le linee guida internazionali per la manipolazione genetica degli embrioni.

Ne parla la rivista Science, ne parla e ne ha parlato Avvenire, ne abbiamo parlato anche noi.

Le linee guida per i novelli dottor Frankenstein solo dettate da un gruppo di scienziati che fanno capo alla US National Academy of Sciences e alla National Academy of Medicine a Washington DC.

Ancora c’è da fare tanta ricerca e gli esperimenti vanno condotti solo “per motivi validi e sotto stretta supervisione“, ma si può fare.

Finora la comunità scientifica aveva convenuto in modo univoco che la modifica del DNA umano è immorale e non si doveva fare, doveva essere vietata.

Ma pare abbiano preso piede coloro che  dicono che la modifica del DNA si può fare, purché ci siano regole ben precise: la solita falla nella diga destinata a crollare.

La manipolazione del DNA degli embrioni deve essere consentita solo sui figli di portatori di malattie genetiche. La coppia richiedente non deve avere “alternative ragionevoli”: sarebbe “ragionevole”, infatti, secondo loro, la possibilità di selezionare gli embrioni sani per la fecondazione in vitro  utilizzando il test prenatale e l’aborto selettivo: insomma l’eugenetica va sempre bene – dicono. E’ quindi “ragionevole” e preferibile eliminare i bambini difettosi, piuttosto che cercare di correggere il difetto. Probabilmente perché la tecnica di correzione non è ancora abbastanza raffinata e sicura.

La tecnica CRISPR, infatti,  che consente la sostituzione di tratti di DNA non è priva di  potenziali pericoli. Ma in fin dei conti la scienza non deve fermarsi di fronte a qualche ostacolo tipo la possibilità di dare vita a esseri umani mostruosidopo averne uccisi un numero imprecisato durante i vari esperimenti. Quello che conta è il progresso: della vita umana chisseneimporta.

E poi un domani si potrebbero assemblare bambini geneticamente modificati, su misura secondo i gusti e la scelta dei genitori: con certi occhi, certi capelli, certe caratteristiche fisiche e intellettuali...

E poi un dopodomani, potremmo far nascere (a chi paga? A chi ha il potere?) bambini belli e  intelligenti, individui “alfa”, che saranno i futuri leaders; mentre per le mansioni più umili, per i lavori più pesanti e /o pericolosi potremmo assemblare individui meno belli, meno intelligenti, più facilmente governabili... esattamente come ne “Il Mondo Nuovo”.

Redazione

Fonte: LifeNews


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