28/01/2017

Embrioni di maiali umani o di uomini – maiali?

E’ apparsa ieri sulle agenzie e sui media una notizia che non è affatto nuova: in California sono stati fatti embrioni chimere (così erano chiamati dei mostri mitologici come il bronzetto etrusco nella foto), metà maiali metà uomini.

Adnkronos riporta che l’esperimento è stato realizzato nel Salk Institute of Biological Studies.

Dicevamo che la notizia non è nuova (del resto Obama aveva da tempo autorizzato tali ricerche): a giugno scrivevamo “Embrioni di maiale umani? Forse. Uomini maiali: sicuro“. E nel titolo stesso avrete notato una certa vis polemica.

Già allora si notava che «i media cercano di porre la questione solo e unicamente dal punto di vista positivo. Si guarda al progresso della scienza che sarà in grado di fornire organi di ricambio in quantità illimitata alle persone malate in attesa di trapianto (e col resto ci facciamo due salsicce alla brace)» [la vis polemica evidentemente permeava anche l’articolo...].

Anche gli articoli di ieri parlano come fosse cosa nuova di cellule staminali umane iniettate in embrioni di maiali.

Anche oggi ci auguriamo (con poche speranza, invero) che usino cellule staminali adulte e non cellule staminali prese da embrioni umani.  Scriveva la Poleggi: «Non vogliamo pensare che per fare un pancreas nuovo ammazzino un bambino allo stato embrionale.

aborto_feto_fecondazione artificiale_gravidanza_aborto_vita_embrione_eugenetica_ suono_cuore_embrioniAltrimenti – e tremo all’idea – perché non far crescere quel pancreas nel legittimo proprietario, l’embrione umano, e poi toglierglielo quando sarà abbastanza grande (adulto?) per utilizzarlo nel trapianto? Che cambia tra un “donatore” (se il poveretto sapesse di esserlo, un donatore) piccolo e uno grande? Il grande si rende conto, il piccolo no? Lobotomizziamolo e teniamolo lì nell’armadio dei pezzi di ricambio!»

Comunque, dicevamo, ne risultano embrioni ibridi, chimere : in parte hanno DNA umano e in parte DNA suino.

Vengono poi  impiantati in una scrofa e lasciati crescere per 28 giorni. Quando avranno il coraggio di far continuare la gravidanza nasceranno dei bei maialini col pancreas – per esempio –  “fatto quasi esclusivamente di cellule umane che potrebbe essere compatibile con un paziente per il trapianto”,  disse a giugno il dottor Pablo Ross, uno dei ricercatori impegnati nell’esperimento. Quel “quasi”, però, è del tutto trascurabile? Per molti pesa come un macigno.

Ma non è questo il problema – dicevamo.

«Finora hanno lasciato sviluppare gli embrioni ibridi per 28 giorni: poi li hanno esaminati e distrutti. Perché?

La preoccupazione principale – ammessa dagli stessi ricercatori impegnati nel progetto – è che le cellule staminali umane (prese da embrioni umani?) non è detto che vadano a sanare solo la mancanza del pancreas. Potrebbero, per esempio, migrare nel cervello del maiale, dando ad esso caratteristiche umane.

Col “maiale umano” che ne sortirebbe può darsi che le salsicce non vengano bene...

I Lettori perdoneranno la battutaccia pessimaPerò qualcosa del genere deve esser passato nella mente di quei dottori – che qualcuno ha soprannominato Frankenstein – che già propongono di tenere sotto controllo lo sviluppo delle chimere (dei maiali umani) e nel caso fossero troppo umani risolvere la questione con un aborto ... Sarà aborto “terapeutico”

Interessante il commento alla notizia data ieri da Sky – evening news: «Non sono ancora giunti alla creazione di un feto,  ma hanno fatto crescere l’embrione abbastanza da consentirgli di dare origine a vari tipi di tessuto, come cuore, fegato e neuroni»,  scrive Sky – evening news.

Capito? Non hanno “creato” un feto. Gli scienziati ormai hanno preso il posto del Creatore.

Il dibattito etico è aperto: sempre Sky dice: «C’è chi si preoccupa per la sofferenza degli animali, [ohibò: è il primo pensiero che viene in mente! Poveri animali, quanto soffrono! I ragazzini – embrioni, quelli, chisseneimporta...] chi per il rischio infezioni ... e chi si interroga sugli effetti indesiderati dei mescolamenti genetici in piastrina: spuntano anche ipotesi di maiali con intelligenza umana».

Quindi,  ribadiamo la conclusione della Poleggi:  «Dovremmo aspettarci prima o poi di conoscere qualche maiale umano? Finora ci era capitato, talvolta, di incontrare solo qualche uomo maiale».

Redazione


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