21/10/2014

Favola gender – Il bambino discriminato

Questi libri circolano liberamente nelle scuole dei nostri figli. Questo ad esempio apparentemente innocuo, vuole strumentalizzare l’immagine discriminata di un bambino, preso in giro dalle bambine, perché vorrebbe una bambola.

L’ossessione per gli stereotipi domina la mente di chi pensa che i numeri di questo fenomeno siano planetari o rischiano di diventarlo.

I miei due figli si sono sempre scambiati i giocattoli senza mai per questo dare occasione a noi genitori di indire un convegno sulle teorie di genere.

Insegno da circa vent’anni e ho sempre visto maschietti e femminucce prediligere giocattoli adatti al loro essere femmine e maschi, ma non per questo tristi o discriminati per aver voluto giocare, scambiando bambole o trenini.

E’ davvero una lenta, ma studiata instillazione di pensieri, inquinati dagli adulti, estranei ai bambini, almeno in questa forma ossessiva.

 

Interessante la strumentalizzazione della  nonna, deposito di saggezza e lungimiranza, che comprende il disagio del piccolo e si rende mediatrice del rapporto padre/figlio, quasi a sottolineare che la nuova generazione è imbevuta di stereotipi da cui deve liberarsi, mentre i nonni risultano piu’ comprensivi.

Ma gli omofobi non erano quelli dell’eta’ della pietra, medioevali, retrogradi, antichi...?

Questa nuova categoria dei nonni e degli anziani sta per essere estremamente strumentalizzata, perché poco informata e spesso uniformata al bombardamento mediatico cui e’ sottoposta, senza una opportuna decodificazione dei messaggi ricevuti.

Il gender è subliminale, la menzogna rivestita della potenza del vero può correre in tutte le direzioni e trasformarsi lentamente in verità per coloro che non si sottopongo alla fatica della ricerca e della critica.

Scarica il file pdf del libretto in questione!

Giusy D’Amico

Comitato “Non si tocca la famiglia

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