09/08/2016

Gender: la Germania non riconosce il “terzo sesso”

I sostenitori della teoria gender possono arrampicarsi sugli specchi quanto vogliono, ma la realtà non potranno mai cambiarla.

Gli esseri umani sono tutti o di sesso maschile o di sesso femminile. Tertium non datur, come si dice in latino.

A quanto pare in Germania, dove la precisione e la logica forse ancora sopravvivono in qualche recondito angolo, lo hanno capito e certificato solennemente.

Il Bundesgerichtshof (BGH, la Corte Federale di Giustizia, ovvero la corte di ultima istanza nel sistema della giustizia ordinaria) ha sentenziato che la cosiddetta intersessualità è un disturbo. Pertanto, quanti non hanno una chiara identità come “maschio” o come “femmina” a livello legale sono liberi di non riconoscersi nei due sessi “tradizionali”, come stabilito da una legge del 2013. Tuttavia la stessa Corte ha precisato che non vi è alcuna ragione e alcun fondamento giuridico per inserire nei documenti d’identità e negli atti anagrafici il “terzo sesso”. 

La sentenza riguarda il caso di Vanja, ragazzo nato nel 1989 e registrato come di sesso femminile. Vanja però ha fornito alla Corte Federale di Giustizia le analisi che mostrano la sua anomalia: non ha i due cromosomi femminili XX, né quelli maschili XY, ma solo un cromosoma X. Si tratta della sindrome di Turner, che è, per l’appunto, una patologia e non certo la dimostrazione della validità della teoria gender.

Invece, non vedendo l’ora di cavalcare un caso di questo tipo per i propri vantaggi ideologici, l’associazione Terza Opzione ha suggerito a Vanja di ricorrere alla giustizia per vedersi riconosciuto il diritto ad esse considerato intersessuale, ovvero appartenente ad un terzo sesso rispetto ai due “classici”.

Tuttavia, i giudici hanno ricordato che quanto chiesto da Vanja e da Terza Opzione è un assurdo: o si è maschi o si è femmine. Al massimo, come detto, il soggetto interessato può scegliere di non essere registrato né come maschio né come femmina (ma questo è evidentemente già un cedimento).

Una decisione che ha scontentato Vanja e gli ideologi gender, ma che per il momento ribadisce il principio di realtà.

Redazione

Fonte: AgendaEurope; Daily Mail

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