29/11/2017

La legge naturale è incrollabile, parola alla storia

C’è una tragedia di Sofocle, Antigone, che mostra chiaramente come sia sempre esistita una forma di obiezione di coscienza alla legge ingiusta, anche nel 442 a.C.

E questo perché la legge naturale è inscritta nel cuore degli uomini, ed è eterna e immutabile. Legge naturale che non sempre coincide con la legge positiva.

Antigone: l’obiezione di coscienza alla legge ingiusta

Antigone è figlia di Edipo e Giocasta. In seguito all’esilio da Tebe di Edipo, Eteocle e Polinice, fratelli di Antigone, decidono di spartirsi il potere sulla città. Eteocle, tuttavia, non rispetta i patti e scaccia Polinice, il quale chiede aiuto al suocero Adrasto, re di Argo, e muove guerra contro suo fratello e la sua città natale: è questa la vicenda narrata da Eschilo nella tragedia I Sette contro Tebe. Nello scontro muoiono sia Eteocle sia Polinice e il potere viene assunto da Creonte, fratello di Giocasta. Ed è a questo punto della vicenda che ha inizio la tragedia di Sofocle: Creonte, infatti, considerando Polinice un traditore, ordina con un editto che il suo cadavere rimanga insepolto.

Antigone illustra i fatti alla sorella Ismene con le seguenti parole: «Non sai tu che Creonte, onor di tomba concesse all’uno dei fratelli nostri, l’altro mandò privo d’onore? Etèocle, come la legge e la giustizia vogliono, sotto la terra lo celò, ché onore fra i morti avesse di laggiù; ma il corpo di Poliníce, che perì di misera morte, ha bandito ai cittadini, dicono, che niun gli dia sepolcro, e niun lo gema, ma, senza sepoltura e senza lagrime, dolce tesoro alle pupille, resti degli uccelli che a gaudio se ne cibino. Questo col bando impose il buon Creonte [...]; e chi trasgredirà, lapidato morir dovrà dal popolo della città».

Antigone, mossa dall’affetto per il fratello Polinice e dalla certezza di piacer «a quelli cui piacere io debbo», disobbedisce al decreto del nuovo re di Tebe e, uscita di notte fuori dalle mura, dà una simbolica sepoltura al corpo del fratello.

Nel fare questo viene però scoperta dalle guardie, che la portano da Creonte. Interrogata, Antigone non rinuncia alle proprie convinzioni morali pur di aver salva la vita, bensì afferma con coraggio: «L’ho compiuta: confesso, e non lo nego». E aggiunge parole cariche di valore, che possono fungere da insegnamento ancora oggi: «Non Giove a me lanciò simile bando, né la Giustizia, che dimora insieme coi Dèmoni d’Averno, onde altre leggi furono imposte agli uomini; e i tuoi bandi io non credei che tanta forza avessero da far sì che le leggi dei Celesti, non scritte, e incrollabili, potesse soverchiare un mortal: ché non adesso furon sancite, o ieri: eterne vivono esse; e niuno conosce il dì che nacquero. E violarle e renderne ragione ai Numi, non potevo io, per timore d’alcun superbo».

A questo punto Creonte, non volendo macchiarsi con il sangue di una propria consanguinea, ordina di rinchiudere Antigone in una grotta fuori dalla città e rimane impassibile anche di fronte alle suppliche di suo figlio Emone, fidanzato di Antigone. Questo fino a quando l’indovino Tiresia si rivolge a Creonte affermando che la città è impura a causa della mancata sepoltura di Polinice e lo avverte che le Erinni stanno per muoversi contro di lui.

Il re, turbato, decide infine di dare sepoltura a Polinice e liberare Antigone. Per quest’ultima, tuttavia, è troppo tardi: la fanciulla si è impiccata. Lo stesso Emone, saputo della morte di Antigone, si suicida e così fa anche Eurdice, moglie di Creonte. Al re, oramai solo, non resta che vivere nel dolore: «Rovina è tutto a me dintorno, e sopra il capo mio un destino implacabile piombò».

La lapidaria chiusura della tragedia di Sofocle, per voce del coro, costituisce anch’essa uno spunto di riflessione, nel passato come oggi: «Base prima del viver felice è saggezza; né mai sacrilegio contro i Numi ti macchi. I gran vanti dei superbi, da duri castighi colpiti, ammaestrano troppo tardi, a far senno, i vegliardi».

Giulia Tanel

Fonte: L’articolo è stato pubblicato su Notizie ProVita, giugno 2015, p. 21


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