11/09/2017

Libertà di essere, libertà di fare e la realtà delle cose

Chesterton diceva che la libertà vera è  la facoltà di essere se stessi.

Un blogger cattolico che spesso ci piace leggere, rileggere e meditare, ragiona su questa nozione di libertà.

Oggi si rivendica la libertà di essere come ci si sente. Hanno bandito anche la differenza di abiti tra maschi e femmine, perché i ragazzini devono esser “liberi”.

Essendo cristiano, la sua conclusione va a parare nella Verità che rende la vera libertà. Ma tralasciando un momento da parte la fede religiosa, il discorso logico – esistenziale è da seguire: soprattutto da parte di quei genitori che pensano di dover lasciare ai figli la libertà di essere maschi o femmine o altro, in base a quello che “si sentono” da grandi (e che comprano vestiti “neutri” ai ragazzini)...

Ci potrebbe essere la tentazione di dire: la libertà è quindi fare quello che uno si sente di fare.
Errore. Qui si sta parlando di ciò che si è, non di quello che ci si immagina di essere. O di quello che si vorrebbe essere. Non siamo nel reame della volontà, siamo nel molto più concreto territorio di quello che è la realtà.

In effetti, pensare che la libertà sia fare tutto quello che uno vuole è esattamente il contrario di questa definizione.

liberta-615x380Una gazzella ha la libertà di potere essere una balena? No; perché il potere essere una balena è al di fuori delle sue possibilità. La gazzella è una gazzella, anche se volesse con tutto il cuore essere una balena, si immaginasse balena, si vedesse balena. La verità di se stessa è essere gazzella; qualora tentasse sul serio di essere balena annegherebbe, vivrebbe un’esistenza sbagliata e sarebbe ultimamente infelice, perché una gazzella non è fatta per vivere la vita di una balena. Anche se tutti i giornali e i politici e i giudici e gli opinionisti dicessero che non c’è niente di male. Ciò che siamo, la nostra essenza, non è a disposizione.

Quando lo dimentichiamo, perdiamo la nostra libertà, diventiamo prigionieri di una finzione.

Per rovesciare nel suo corollario la definizione chestertoniana, non abbiamo la libertà di essere ciò che non siamo. Ho la libertà di essere il Presidente degli Stati Uniti? O Napoleone? No, perché non lo sono. Affermare di esserlo sarebbe solo una perniciosa illusione. Una pazzia.

Altro corollario, non sono libero quando non sono me stesso, o mi viene impedito di essere me stesso. Non la mia immagine di me; ma proprio ciò che sono. Ma chi sono io? Io sono la verità di me. Sono libero quando l’immagine che ho di me coincide con quello che sono davvero.

Per un cristiano, questo accade quando ogni parte di me, corpo, intelligenza, spirito, concordano con ciò che debbo essere, con il loro scopo ultimo. Per questo si dice nei Vangeli che se seguiamo la verità, questa ci renderà liberi.

Perché, deponendo ogni incrostazione di pensiero, guardiamo al progetto per cui siamo stati fatti. E lo seguiamo. Trovando la vera libertà.

Berlicche


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