24/11/2015

Matrimonio gay: i giudici dell’Alabama non si adeguano

Quando la Corte Suprema USA ha sdoganato il ” matrimonio gay “, il giudice Kennedy ha spiegato la posizione da lui assunta con queste parole: “L’orientamento sessuale è una normale espressione della sessualità umana ed è immutabile”.

Il suo voto, aggiunto al voto degli altri quattro giudici progressisti, ha conferito alla Corte Suprema il diritto di creare una “nuova dimensione della libertà” divenuta “apparente alle nuove generazioni” e di imporla, di conseguenza, all’intera nazione, così com’era accaduto nel 1973 nella decisione Roe vs Wade che creava il “diritto” all’aborto.

Un uomo solo ha avuto il potere di “cambiare” per tutti gli Stati Uniti la natura dell’essere umano: come la storia insegna, però, sostituire con diritto positivo degli uomini le leggi immutabili di Dio e della natura porta alla devastazione dei principi della civiltà umana costruita pazientemente nel corso dei secoli.

Spiega il giudice Kennedy: “Le generazioni che hanno ratificato la Carta dei Diritti e il 14° Emendamento non avevano la presunzione di conoscere la vastità della libertà in tutte le sue dimensioni, cosicché hanno dato alle generazioni successive una carta che protegge il diritto di tutte le persone di godere della libertà man mano che ne comprendiamo il significato”. Una carta dei diritti non statica ma aperta all’innovazione e al cambiamento, fluida, così come previsto dalla modernità.

Secondo il giudice Kennedy coloro che si oppongono al matrimonio omosessuale lo fanno “in base a onorevoli premesse religiose o filosofiche” e poi aggiunge anche, bontà sua, che “in questa sede non vengono denigrati né loro né il loro credo”.

Invece no, illustrissimo signor giudice: la questione principale, nel caso specifico del matrimonio tra persone dello stesso sesso, non sono le opinioni di natura religiosa o filosofica bensì i fatti che si basano sulla realtà biologica degli esseri umani. Dai tempi del “cogito ergo sum” di cartesiana memoria si tende, periodicamente, a confondere la realtà con la fantasia. Forse è bene ricordare che noi siamo in grado di pensare in quanto esistiamo e non che a furia di pensare si crea l’organo cervello e tutto il resto.

E la Corte Suprema ha giurato di difendere la Costituzione, non di inventarne una nuova. Perciò la decisione suddetta ha generato non poco malcontento.

Alabama_matrimonio-gayPer esempio, nello Stato dell’Alabama [foto in alto e di lato] (già nel mirino degli abortisti per la legislazione restrittiva in difesa della vita approvata a suo tempo), il giudice Parker e il giudice Moore hanno assunto posizioni nette in difesa della famiglia naturale, del buon senso e del sano realismo.

Infatti, da quando i filosofi hanno perso il loro ruolo di leader nella società, superati dalla conoscenza scientifica, tirano fuori affascinanti teorie in cui la fantasia prende il posto della realtà che continua ostinatamente a resistere nonostante tutto.

C’è un problema con cui i cultori del “cogito ergo sum” si trovano costantemente a confrontarsi: la scienza dà una risposta immutabile davanti ai quesiti dell’essere maschi o femmine e delle loro rispettive funzioni biologiche e sociali, ed è questa la ragione per la quale negli ultimi decenni la scienza è stata sostituita dalle “scienze umanistiche” decisamente più malleabili e aperte al “progresso”.

Nel caso specifico il giudice Kennedy affida le sue conclusioni a quanto viene affermato dalla nuova scienza umanistica e politicamente corretta secondo la quale “L’orientamento sessuale è una normale espressione della sessualità umana ed è immutabile”: sembra che tutte le evidenze che dimostrano la fluidità del comportamento sessuale in senso contrario debbano essere considerate di natura religiosa o filosofica e dunque non degne di attenzione.

Ma non tutti i giudici la pensano come lui.

La Rosa Bianca

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