07/09/2015

Per fare il mondo nuovo servono anche il cadaveri dei bambini

Usare i bambini come cose, ai fini della propaganda, anche da morti.

Questo pezzo non è perfettamente in tema con la mission di ProVita: non ci siamo occupati del problema dei migranti su queste pagine, non perché non ci interessi, ma perché resta piuttosto ai margini dei temi bioetici che di solito trattiamo.

Una nostra collaboratrice, però, ci ha inviato delle amare considerazioni a proposito della foto del bambino morto sulla spiaggia che ha fatto il giro del mondo in poco tempo, che – dopo qualche tentennamento – abbiamo comunque deciso di condividere con i nostri lettori.

Il bambino che deve cambiare l’Europa.

Si usa tutto quando è chiaro l’obiettivo che si vuole perseguire e dunque anche l’immagine straziante di un cadaverino torna utile per ottenere l’obiettivo prefissato.

Certamente nessuno ti racconta quale sia il vero obiettivo che si vuole ottenere, quelle sono notizie riservate alle élite “che fanno produrre gli eventi”, per dirlo con le parole di Nicholas Butler.

Gli altri poveri mortali si devono accontentare della propaganda che ci dice che è dovere dell’Europa accogliere chi fugge da un continente messo a ferro e a fuoco da quegli stessi che adesso usano l’arma del ricatto morale usando il cadavere di un bambino per ottenere cosa?

BludentalQual è l’obiettivo fissato “là dove si puote ciò che si vuole”?

  1. Avere a disposizione una mano d’opera a basso costo in un’Europa che vuole continuare a essere ricca e pasciuta pagando per questo il minor prezzo possibile.
  2. Riempire i vuoti risultanti dalla denatalità che fa seguito all’edonismo fine a se stesso e che mette a rischio il sistema pensionistico.
  3. Sradicare una volta per sempre il cristianesimo dall’Europa poiché è un freno al “progresso”.
  4. Creare quel misto di popoli in cui l’identità nazionale sia scomparsa e dove la “democrazia” attecchisce meglio.

 Una volta i paesi progrediti andavano a catturare gli indigeni a casa loro e se li portavano via per usarli come schiavi, cioè mano d’opera al costo del vitto e alloggio. Quando questa procedura è caduta in disuso perché qualcuno diceva che così non andava bene, la tattica è cambiata i paesi più progrediti sono stati tanto generosi da voler portare il loro progresso agli indigeni nelle varie parti del mondo direttamente a casa loro. Naturalmente questo sforzo educativo meritava di essere in qualche modo ricompensato e così i paesi più progrediti hanno ritenuto giusto mettere mano alle ricchezze naturali dei paesi che beneficiavano del loro intervento educativo. Arraffato tutto quello che c’era da arraffare cos’altro restava da fare? Far venire gli “schiavi” spontaneamente, da quei paesi impoveriti e devastati dalla guerra che qualcuno ha impudentemente chiamato “primavere”.

Ormai la guerra è stata dichiarata anche da noi e ci hanno detto che durerà 20 anni, il tempo necessario per tentare di snaturare i paesi europei trasformandoli in un quel nuovo mondo dove da una parte si coltiva l’utopia per istupidire le genti e dall’altra si usa un feroce pragmatismo per derubarle di tutto perfino dell’anima.

La Rosa Bianca

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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