09/11/2016

Per i bambini non nati serve riconoscimento giuridico

I bambini non nati sono figli ed esseri umani come tutti gli altri e pertanto meritano un riconoscimento giuridico.

In Cile in molti stanno chiedendo alla politica di approvare un progetto di legge per l’identificazione di tutti quei bambini che purtroppo sono morti prima di venire alla luce.

Con una manifestazione davanti al palazzo della Moneda, svoltasi lo scorso 27 ottobre, numerosi gruppi di famiglie ed associazioni pro-life hanno espresso la speranza che i figli non nati possano ottenere un nome legale, ufficialmente riconosciuto, come per ogni persona, cancellando la norma attuale che impone di registrarli come ‘NN’. Per far ciò, hanno anche dato vita al Colectivo Ley de Identidad NN.

Le argomentazioni del Collettivo sono ben espresse nella lettera inviata alla presidente Michelle Bachelet, che sta facendo di tutto per depenalizzare l’aborto in Cile.

Nel testo si dice che è molto doloroso non poter dare un nome legale al figlio cui comunque i suoi familiari hanno già dato un nome. La prassi ora in uso, quella del ‘NN’, oltre a non riconoscere l’esistenza del bambino, dimostra pure di non tener in nessun conto il dolore atroce dei genitori per la perdita.

Se invece il progetto proposto diventasse legge, le famiglie riuscirebbero molto meglio ad elaborare il lutto, anche perché la società e le stesse strutture sanitarie diventerebbero più consapevoli dell’esistenza di questi bambini morti prima ancora di nascere e della sofferenza (soprattutto psicologica) dei loro familiari.

Bambini non nati_sepoltura_abortoCerto, la mentalità abortista che si vuole introdurre nel Paese e attualmente dominante nella quasi totalità del mondo occidentale cozza clamorosamente con tale proposito.

Proposito tuttavia sempre più forte e sentito anche in Italia (vi abbiamo già fatto riferimento alcune volte), oltre che  in Cile,  e anche  in Paraguay, Stato ancora fortemente pro-life, dove due deputati hanno presentato un disegno di legge analogo: i bambini non ancora nati devono ottenere identificazione giuridica e meritano una sepoltura degna, perché non sono oggetti, grumi di cellule o cose, ma – lo ripetiamo e lo ripeteremo incessantemente – esseri umani: la vita inizia sin dall’attimo del concepimento.

Non solo, in Paraguay è stata annunciata anche la fondazione di un Fronte di parlamentari per la Vita e la Famiglia, che sappia imporre un’agenda politica attenta ai valori non negoziabili.

Redazione

Fonte: AciPrensa


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