06/11/2018

Pro Vita: «Il processo contro Oliviero Toscani continua»

COMUNICATO STAMPA

Aveva chiamato la Chiesa «club sadomaso» e Papa Wojtyla «assassino»
Pro Vita: «Il processo contro Oliviero Toscani continua»

Roma, 6 novembre 2018

 

Chiesa club sadomaso e Papa Wojtyla un assassino? Oliviero Toscani deve rispondere di quel che dice, per questo prosegue il processo. Pro Vita è da sempre un’associazione aconfessionale, ma rientra nella nostra missione il rispetto della dignità di ogni persona e dei suoi convincimenti personali se diretti al bene. Perciò in collaborazione con i Giuristi per la Vita, abbiamo intentato un’azione legale contro il fotografo Oliviero Toscani perché ogni essere umano non ha solamente diritto alla vita dal suo concepimento alla sua fine naturale ma anche al rispetto della sua persona, soprattutto i deboli, i bambini i malati e tutti coloro, come Asia Bibi, che soffrono e sono perseguitati.

Si è tenuta oggi, presso il Tribunale Penale di Milano, la prima udienza del processo nei confronti del noto fotografo Oliviero Toscani, tratto a giudizio per il reato di pubbliche offese alla religione cattolica mediante l’uso di espressioni ingiuriose verso cose costituenti oggetto di culto e mediante il vilipendio di chi la professa e delle persone dei Sommi Pontefici Francesco e Giovanni Paolo II.

La vicenda trae origine dalle affermazioni fatte, nel 2014, da Toscani alla trasmissione La Zanzara di Radio 24, con le quali ha definito la Chiesa un «club sadomaso», «la più grande invenzione omosessuale che sia mai esistita, i cui appartenenti si vestono da donna», l’attuale Sommo Pontefice un «vecchio banale», e Giovanni Paolo II un «assassino». Per non parlare delle espressioni ingiuriose nei confronti del crocefisso, delle statue di santi e degli angeli negli altari definiti «bambini nudi che volano», con riferimento a un particolare “gusto” sessuale (allusione neppure molto velata alla pedofilia).

Parole che offendono deliberatamente il sentimento religioso di milioni di fedeli e ancor più gravi se si pensa alle sofferenze che tanta gente ancora oggi patisce nel mondo per la propria fede in Cristo, come testimonia il dramma di Asia Bibi, imprigionata per oltre nove anni sotto il rischio della pena capitale.

Questa mattina, il Tribunale di Milano, rigettate le eccezioni della difesa di Oliviero Toscani, ha ammesso la costituzione di parte civile dei Giuristi per la Vita e di Pro Vita Onlus, assistite dall’Avv. Matteo Montaruli del Foro di Bergamo, che presentarono a suo tempo denuncia-querela per le offese da lui pronunciate. All’esito dell’udienza, il processo è stato rinviato a gennaio, per la prosecuzione.

Ufficio Stampa di Pro Vita Onlus

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