13/10/2014

Pupi Avati – Apologia della famiglia tradizionale

Le parole di un buon padre di famiglia che con serenità e saggezza rappresenta la vita ai figli ed ai nipoti: vogliamo interpretare così le dichiarazioni rilasciate a La Nuova Bussola Quotidiana del grande regista Pupi Avati .

Spiega nitidamente le ragioni che hanno portato alla distruzione del modello di famiglia tradizionale tanto da arrivare a far considerare “la famiglia del Mulino Bianco” quasi un insulto.

La famiglia tradizionale viene messa in discussione, secondo il Maestro, per due semplici ragioni da individuarsi nell’egoismo e nell’ignoranza: egoismo dell’essere umano che dà più peso ai desideri estemporanei -prediligere la carriera ai figli, tradire il coniuge senza remore – rispetto all’impegno di vita che ci si è presi; ignoranza è la pretesa di poter valutare un matrimonio dopo tre, quattro, sette anni. “Il matrimonio come istituto lo conosci solo se sei stato sposato per tutta la vita.”

E lo stesso vale per la genitorialità. Pupi Avati racconta di aver incontrato moltissimi figli di coppie separate e di esser convinto del malessere di fondo in cui sono obbligati a vivere.

“Quando metti al mondo un bambino, tu, papà o mamma, gli prometti di essere padre e madre per sempre, e questa è una promessa che è un vincolo e va rispettata.”

 

In nuce, però il discorso di fondo si riassume nel concetto stesso di famiglia, quella che Pupi Avati racconta nei suoi film:

Voglio raccontare la sola famiglia che conosco, quella all’interno della quale sono stato cresciuto, e le centinaia e migliaia di famiglie che ho visto vivere accanto alla mia nell’arco lungo della mia vita, da quando ero bambino; le famiglie degli altri bambini che venivano all’asilo, che erano sfollate durante il tempo di guerra, o che abitavano a Bologna negli anni meravigliosi della mia esperienza musicale. Alcune erano famiglie più felici, altre meno, ma erano famiglie dove i ruoli genitoriali erano nella gran parte dei casi rispettati, sia dai figli che riconoscevano ai loro genitori il ruolo educativo che devono avere, sia dagli stessi genitori che questi ruoli interpretavano. È il tipo di famiglia che io conosco e so di poterne parlare sapendo anche quelle che sono le problematiche. La mia esperienza che pesca in tempi molto lontani, si rifà anche alla famiglia patriarcale: quando ero piccolo il tipo di famiglia era molto allargata, una famiglia in cui la presenza in casa dei nonni o addirittura delle zie era prevista, poi i figli erano più numerosi di quanto non lo siano oggi, che nelle famiglie il numero dei componenti si va riducendo. Però anche nella famiglia più essenziale, come può essere quella odierna, in cui non si va al di là di un papà, una mamma e un figlio, quando c’è, io riconosco che ci sono dei ruoli chiari, netti, precisi.”

Redazione

 

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