06/11/2013

Sanità: Tarzia (PER), utero in affitto, una violenza orribile sulle donne

“In un momento in cui si parla molto di violenza sulle donne, credo che la pratica dell’utero in affitto sia una delle violenze più orribili che si possano perpetrare, particolarmente odiosa perché a danno di quelle più povere: essa non solo è una violenza fisica, ma anche psicologica”. Lo ha affermato l’On. Olimpia Tarzia, Presidente del Movimento PER Politica Etica Responsabilità, nel corso della presentazione a Montecitorio del Comitato ‘Di mamma ce n’è una sola – Contro la pratica dell’utero in affitto’.

“Vengono reclutate donne povere, bisognose e spesso analfabete, che certamente non hanno consapevolezza dei loro diritti, le quali firmano contratti che non sanno nemmeno leggere – ha proseguito Tarzia,  coordinatrice nazionale del Comitato – In India la stima è di un indotto complessivo di 2 miliardi di dollari l’anno e le società che offrono tale servizio si moltiplicano e si arricchiscono sulla pelle delle donne e dei bambini: un vero e proprio mercato di compravendita di bambini, in cui la donna è considerata un mero contenitore, da tenere in buona salute per i nove mesi di gravidanza, per lo più reclusa in una clinica e isolata dagli affetti più vicini che potrebbero essere portatori di malattie varie. La coppia ‘committente’, per giunta, in base al contratto stipulato, ha il diritto di far abortire la donna nel caso il bambino fosse portatore di qualche imperfezione: esattamente come quando si intende acquistare un prodotto e lo si rifiuta qualora fosse difettoso. Come donne dovremmo insorgere prestando la nostra voce a quelle madri che non ne hanno, dobbiamo mettere da parte bandiere di parte e posizioni ideologiche e combattere unite questa battaglia di civiltà: ecco l’appello che rivolgiamo, attraverso il nostro Manifesto,  a tutte le donne, di qualsiasi fede religiosa e politica. Come Comitato – ha dichiarato Tarzia –  abbiamo già numerosi focolai pronti a partire in tutte le regioni d’Italia, ma non opereremo soltanto all’interno del contesto italiano, perché sappiamo bene che le problematiche legate alla pratica dell’utero in affitto coinvolgono altri Paesi. I Comitati locali – ha concluso Tarzia – saranno composti da leader di associazioni e movimenti, ma non solo: chiederemo l’adesione al Manifesto anche da parte di Parlamentari e rappresentanti delle realtà locali, affinché ci sia una sinergia fra la partecipazione della base e la sensibilità politico-istituzionale”.

dott. Gianluca Di Bella – Addetto stampa Olimpia Tarzia

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