02/12/2016

Sentinelle in Piedi: prossimi appuntamenti per la libertà

Condividiamo il comunicato stampa delle Sentinelle in Piedi che ci invitano alle prossime veglie.

Se le unioni civili sono ormai legge, perché vegliare?

Perché ci vogliono zittire.

Libertà d’espressione, a rischio oggi come nel 2013: Sentinelle in Piedi in piazza a Milano, Cremona, Varese ….

Quando le Sentinelle in Piedi sono scese per la prima volta in piazza nel 2013 l’obiettivo principale era contrastare il ddl Scalfarotto sull’omofobia. Chiara era la percezione di un pericoloso attentato alla libertà d’espressione che non potevamo accettare.

L’iter di quel disegno di legge è stato fermato grazie anche alla nostra mobilitazione di piazza, però, nel frattempo – nonostante la poderosa mobilitazione di piazza del Family Day – è stata approvata la legge sulle cosiddette unioni civili, un testo che come sappiamo smantella di fatto la famiglia favorendo l’abominevole pratica dell’utero in affitto.

Di fronte alla menzogna approvata per legge molte persone si sono abbattute, rassegnate e si chiedono: ha ancora senso continuare a vegliare? La risposta è sì, perché oggi come ieri in gioco c’è la libertà di espressione e quindi la libertà di coscienza di ciascuno di noi.

L’ultima conferma in ordine di tempo arriva dalle parole della Senatrice Monica Cirinnà, impegnata in un’operazione di boicottaggio dei Cinema Uci, colpevoli di aver trasmesso uno spot dell’Associazione Pro Vita Onlus contro la pratica dell’utero in affitto.

sentinelle-in-piedi_famiglia_gender_Cirinna_violenzaSecondo la senatrice lo spot è omofobo e va segnalato, ennesima conferma che viene considerata omofobia qualunque espressione non allineata al mainstream e di fronte a cui da più parti si invoca la ripresa dell’iter del ddl Scalfarotto. [Bastano 30 secondi per vedere lo spot: giudicate voi se si può dire omofobo]

Sempre la Cirinnà tra l’altro ha invocato pochi giorni fa l’espulsione dei medici non obiettori dagli ospedali pubblici, segno che non c’è alcun intenzione di sanzionare eventuali reati ma solo e unicamente di estromettere dalla sfera pubblica chiunque esprima un’opinione contraria.

E ancora, sempre Monica Cirinnà, all’indomani della approvazione della legge sulle cosiddette unioni civili ha promesso che, se passerà la riforma costituzionale, le stesse si trasformeranno in matrimonio e adozioni poiché non ci sarà alcuna minoranza che potrà contrastarne il percorso di legge.

Di fronte a tutto questo sarà sempre più difficile dissentire pubblicamente. Sarà difficile per gli psicologi continuare a lavorare liberamente, sarà difficile resistere alle pressioni per gli insegnanti pena il licenziamento, sarà difficile per i genitori far valere il primato educativo, sarà difficile per i giornalisti raccontare la verità poiché il pensiero unico silenzierà chiunque, anche i normali cittadini che si esprimono sulla piazza virtuale, come sta avvenendo nella vicina Spagna, fresca di approvazione di un testo sull’omofobia nella regione di Madrid che impedisce qualunque libera espressione del pensiero. Anche da noi succederà la stessa cosa, perché siamo sulla medesima china.

Noi vogliamo salvaguardare la nostra libertà. Anche se la cultura, le leggi, la scuola, vanno in direzione opposta.

Ecco perché è quanto mai urgente mostrare il nostro dissenso e farlo nella pubblica piazza. Perché quello che non affermiamo oggi pubblicamente potremmo non poterlo più affermare presto lì dove si svolge la nostra vita quotidiana.

Con la nostra presenza ferma e silenziosa ribadiremo quello che il pensiero unico non vuole sentire, ossia che esiste un bene e un male, esiste una verità sull’uomo che nessuna legge potrà mai cambiare.

Sabato 3 dicembre 2016 a Milano in piazza XXV aprile alle 18.00
Sabato 17 dicembre 2016 a Busto Arsizio (VA) in piazza Santa Maria alle 17.30
Domenica 18 dicembre 2016 a Cremona in piazza Duomo alle 16.00


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contro l’inerzia delle autorità di fronte alla mercificazione delle donne e dei bambini

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