31/08/2018

Sesso con le bambole: l’ultima frontiera della perversione

Di solito, quando si pensa alle bambole, si evoca il mondo dell’infanzia, l’innocenza, la fantasia dei bambini. Ma ce ne sono alcune che evocano piuttosto le fantasie di certi adulti: anche le bambole rischiano di essere risucchiate dal vortice della perversione e dal mercato del sesso che di questa si nutre.

Cominciano a farsi avanti le prime città che ospiteranno case “d’appuntamento” con sexy-dolls. In Italia è Torino a inaugurare questa nuova stagione, dove il postribolo del terzo millennio aprirà il 3 settembre. In Canada, Toronto si adeguerà presto ai nuovi gusti, e c’è da aspettarsi che la lista crescerà a dismisura, per tutta una serie di “comfort” che questo mercato offre ai suoi consumatori. Prima fra tutte, la possibilità di soddisfare, con questi giocattoli, anche le più indicibili depravazioni. Tanto sono bambole, che male c’è?

Per molti una domanda retorica. Eppure la realtà ci pone dinanzi a un quadro incredibilmente più fosco e preoccupante di quanto vogliano far credere i vari Kinsey di turno. Negli anni ‘70 la Commission on Pornography and Obscenity (Commissione sulla Pornografia e l’Oscenità) degli Stati Uniti emise un Rapporto dove affermava che la pornografia poteva svolgere l’importante ruolo di “valvola di sfogo” per ogni genere di fantasia erotica, incanalando perversione e aggressività e riducendone così l’insorgenza a livello sociale. Mai previsione si rivelò più sbagliata. Lasciamo che ci spieghi il perché un esperto in materia come Ted Bundy, un serial killer condannato a morte nel 1989, che ha violentato e ucciso 28 donne in giro per gli Stati Uniti. Prima di morire volle rilasciare un’intervista in cui fece questa dichiarazione: «È avvenuto a tappe, gradatamente. Dapprima sono divenuto un ardente appassionato della pornografia e l’ho considerata come un tipo di inclinazione; volevo vedere materiale di tipo sempre più violento, più esplicito e più descrittivo. Come per la droga, si conserva un’eccitazione insaziabile finché si raggiunge un punto in cui si supera l’ostacolo, quando ci si chiede se il fatto di passare all’atto in quel momento darà qualcosa di più che leggere o guardarlo solamente compiere». Quanti sperimentatori delle bambole sessuali si chiederanno se il fatto di passare all’atto con una persona in carne e ossa darà qualcosa di più che compierlo con un manichino?

Redazione

Fonti:
LifeSiteNews
La NuovaBQ

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