30/09/2013

Siamo in guerra

Steve Jalsevac, di LifeSiteNews, ha scritto una lettera ai suoi iscritti intitolata “Siamo in Guerra”. Egli osserva che coloro che amano la Vita e la rispettano dall’inizio alla fine naturale devono competere con veri e propri giganti, le fondazioni sorrette da potenti lobby internazionali antinataliste, e conclude che “loro hanno Bill Clinton e Bill Gates, noi abbiamo solo i bills”, che in inglese vuol dire “conti da pagare”. Esagera? Giudichi il lettore.

In una recente intervista rilasciata da Kermit Gosnell al Philadelphia Magazine, il noto  macellaio di bambini ha dichiarato di aver agito come “un soldato in guerra contro la povertà”. Quindi l’ uccidere e smembrare neonati in un sudicio ambulatorio frequentato prevalentemente da povere donne di colore, è un’attività socialmente utile. Tant’è vero che Gosnell ha detto di aver contattato la fondazione Bill e Melinda Gates  e la Clinton Global Initiative, perchè intende collaborare con loro per il futuro.
Del resto la mission di tutte e due le organizzazioni citate consiste nel combattere la povertà sterilizzando e promuovendo contraccezione e aborto tra le donne povere di colore, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Per questo raccolgono milioni di dollari. E contemporaneamente fiancheggiano quelli che promuovono comportamenti sessuali sregolati e sfrenati, sessualizzazione precoce dei bambini, e amenità del genere (i nostri lettori conoscono le attività svolte, spesso sotto l’egida dell’ONU e delle sua agenzie, dalla Planned Parenthood e da tutti i suoi derivati).
Come possiamo competere, noi organizzazioni prolife basate soprattutto sul volontariato, contro giganti di tale portata?

Dalla loro, ovviamente, essendoci tanti soldi, c’è la ricerca spregiudicata e prometeica degli scientisti affetti da delirio di onnipotenza, dalla loro ci sono i principali media che diffondono la cultura della morte a piene mani.

Noi abbiamo dalla nostra la Verità e il Bene, e non è poco. Ma abbiamo anche un’altra grande risorsa: abbiamo la gente.

Chi legge queste righe è la prima e più importante nostra risorsa. Chi legge queste parole ha quindi la grande responsabilità di diffondere la Verità, di fare propaganda e – non ultimo purtroppo – di dare un contributo finanziario, commisurato alle possibilità di ciascuno, tenendo conto della crisi, per aiutare i movimenti prolife a esistere. Un modo può essere sottoscrivere l’abbonamento alla nostra rivista Notizie pro Vita. Ma qualsiasi altro contributo sarà benvenuto e benedetto.

Grazie, a nome di tutti gli innocenti per i quali combattiamo questa “guerra”, grazie in nome di chi non può parlare.

di Francesca Romana Poleggi

Festini

 

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