Su facebook trovi di tutto: dal tuo compagno dell’asilo ai consigli per gli acquisti, da politici che cercano di accattivarsi qualche simpatia ai molestatori da giochi on line.
E poi un mucchio di pagine tematiche, più o meno interessanti, compresa quella di Notizie ProVita -su cui invitiamo chi non l’avesse ancora fatto a mettere “mi piace” per essere costantemente aggiornati.
Ci sono miriadi di gruppi o profili convintamente a favore del matrimonio gay, cosa che ci si poteva aspettare, ma quello che lascia francamente senza parole sono pagine da definirsi non solo “abortiste” ma abiettamente contro la Vita.
Ci è stata segnalata da un lettore la pagina “Sì all’aborto” e siamo rimasti sbigottiti dal livello disumano e cinico espresso da commenti e dai post pubblici.
“Hai avuto un bambino? Congratulazioni per il tuo contributo al sovrappopolamento del pianeta.” Oppure: “Grazie per aver postato 300 foto del tuo bambino su facebook. Mi hai ricordato di comprare i preservativi.”
Il tutto condito da lanci di notizie di persone che uccidono, picchiano, danno fuoco a donne incinte, donne che uccidono bambini: una tragica selezione di cronaca nera condita da commenti indegni. Alla notizia di una madre che ha lanciato i propri due figli dal balcone, i gestori della pagina scrivono un laconico “Siamo d’accordo con lei”.
Tra i commenti degli utenti privati spicca una ragazzina che lascia -con nome e cognome – dichiarazioni di questo tenore: “Io abortirei in tempo due secondi! Chissenefrega dei figli? Non li voglio manco regalati!”
Forse -forse- prima di bloccare il profilo di Mario Adinolfi per il suo impegno in favore della famiglia tradizionale o la nostra pagina per aver denunciato la “diseducazione” sessuale nelle scuole, Facebook dovrebbe intervenire altrove.
Redazione
