30/04/2015

Transgenderismo: un ritorno alla mitologia pagana

Ai promotori del transgenderismo vorremmo riproporre una domanda, una volta posta da un grande profeta: “Può un Etiope cambiare la sua pelle o un leopardo le sue macchie?” Più tardi, Gesù Cristo ha chiesto, “E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?”

Le domande dovrebbero sollecitare l’ascoltatore a riflettere sulla natura della realtà e l’incapacità umana di cambiare certe realtà. Dichiarare di essere/sentirsi diversi da come si è stati creati è un assalto alla realtà – un esercizio di pensiero destinato a scontrarsi con la realtà dell’ordine della creazione e soprattutto con la realtà del genere umano creato come maschio e femmina.

Eppure un recente articolo del Daily Beast contiene un glossario completo dei vari generi. Il glossario è attualmente composto da 51 generi, tra i quali la possibilità di essere “gender fluid”, cioè, avere la capacità di “svolazzare” da un genere ad un altro secondo il proprio volere. L’idea è che, seppur uno può essere biologicamente nato come maschio o femmina, il genere è una scelta, non una categoria fissa. Al contrario del sesso, quindi, è determinato da ciò che viene percepito.

Un po’ come Alice nel paese delle meraviglie: “Sapevo cosa ero stamattina, ma da allora ho cambiato idea un paio di volte.”

La citazione da Alice nel paese delle meraviglie incapsula tramite il mezzo satirico la teoria di genere promossa dalla sempre più radicale sinistra. E sì, il “genderismo” è la “teologia”, in quanto si occupa della natura intrinseca dell’identità umana, “luogo universale dell’umano e del concetto di Dio.

Non si tratta di uguaglianza.

Il mondo materiale, compreso l’essere umano, è considerato infinitamente malleabile e capace di una trasformazione istantanea; questa idea appartiene più alla mitologia greca e romana di quanto non faccia il concetto occidentale di realtà come definito dalla tradizione giudaico/cristiana e dalla scienza moderna.

Il paganesimo crede invece alla metamorfosi. Gli dei possono diventare qualunque cosa desiderino, spesso perché desiderano fare sesso con gli esseri umani, che restano all’oscuro della metamorfosi in animale da parte del dio in questione. Zeus divenne un toro per sedurre Europa. Gli dei trasformano gli esseri umani in fiori e alberi. Ovidio scrisse di Apollo che trasformò la ninfa Dafne, che si rifiutò di concederglisi, in un albero di alloro. Giacinto ha subito un destino simile.

In breve, la mitologia pagana si caratterizza per l’estrema duttilità della realtà materiale, compresa la malleabilità degli esseri umani e degli animali. E’ anticristiano e antiscientifico.

Il vicolo cieco in cui si è infilata la sinistra radicale è il vicolo cieco della rivoluzione sessuale iniziata negli anni sessanta, che si conclude ora con l’abolizione dell’uomo e della donna. La differenza principale è che gli dei e le dee di oggi sono gli esseri umani che si arrogano il diritto di trasformarsi in qualsiasi forma (il sesso) scelgano. Il mantra “Si può essere quello che si vuole” si è ampliato per includere la trasformazione di se stessi in un uomo o una donna.

Che dire, però, di noi comuni mortali che accettano la propria natura sessuata? Che dire della stragrande maggioranza di noi esseri umani che non solo accettano la realtà maschile e femminile, e gioiscono delle distinzioni tra i sessi, una benedizione dell’Onnipotente?

Siamo quelli che sono considerati dalla sinistra come deliranti, persone piene di odio. Anche se si allineano con le conoscenze scientifiche che sanciscono una divisione del genere umano in maschile e femminile, anche se si crede che il “genere” non sia infinitamente malleabile.

Insomma, noi, persone di buon senso siamo quelli che sono colpevoli di pensieri non progressisti. Siamo coloro che credono che ci sono due sessi creati e che il matrimonio è tra un uomo e una donna. Noi siamo quelli che sono in contatto con la realtà. Per essere progressisti, invece, dovremmo essere come Alice nel paese delle meraviglie, che ha detto:

“Se avessi un mondo tutto mio, tutto sarebbe una sciocchezza. Nulla sarebbe quello che è, perché tutto sarebbe ciò che non è. ... Vedi? “

“Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno, e sarete come Dio, conoscendo il bene e il male”.

La sinistra probabilmente non smetterà di credere ai miti e alle fiabe.

L’Occidente non può fare la fine dell’India, con un sistema di caste sessuali composto di generi molteplici. La Corte Suprema dell’India ha creato un terzo sesso ufficiale per eunuchi e transgender, dicendo: “E’ un diritto di ogni essere umano di scegliere il proprio genere.” Queste nuove caste potrebbero essere create dal nulla.

Come afferma l’articolo, “i transgender dell’India sono quelli che si sentono nati col sesso sbagliato...”

Mentre si può sentire solo compassione per quelli mutilati dai loro simili e quelli nati con patologie serie, e costoro vanno aiutati, curati, operati se necessario, la categoria di “coloro che si sentono nati nel sesso sbagliato” va aiutata, curata, non discriminata, certamente. Ma consigliare e consentire l’operazione è innanzi tutto un grave rischio per gli interessati: troppi dopo l’operazione riscontrano gli stessi problemi esistenziali di prima (se non peggiori).

L’Occidente deve cercare di tornare a difendere con forza la visione cristiana del mondo materiale, compreso l’essere umano, progettato da Dio;  l’ordine creato con l’uomo come uomo e donna in quanto donna non può essere modificato senza una estrema deformazione spirituale e sociale.

Una cosa è desiderare di essere come Dio.

Un’altra di voler essere un dio.

Newlife

Fonte: AmericanThinker

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