17/01/2018

Trump: la libertà di coscienza va celebrata in modo solenne

Da ora in poi, negli Stati Uniti, ogni anno, il 16 gennaio, si celebrerà la “Giornata della Libertà Religiosa”, che tradotto alle nostre latitudini potrebbe chiamarsi “Giornata dell’Obiezione di Coscienza”: questo ha deciso il Presidente Trump, con un proclama
che potete leggere qui in originale, e di cui offriamo volentieri una nostra traduzione.

I principi di cui parla Trump sono scritti da settantanni anche nella nostra Costituzione, ma qui c’è chi sostiene “democraticamente” che l’obiezione di coscienza debba essere vietata: vogliono cancellarla dalla legge sull’aborto, e non l’hanno neanche prevista nella legge pro eutanasia...

«La fede è radicata nella storia, nello spirito e nell’anima della nostra nazione. Nel Giorno della Libertà Religiosa, celebriamo le molte fedi che compongono il nostro paese e commemoriamo il 232 ° anniversario dell’approvazione della legge statale che ha sancito e modellato il nostro prezioso retaggio in materia di libertà religiosa.

I nostri antenati, in cerca di rifugio dalla persecuzione religiosa, credevano nella verità eterna che la libertà non è un dono del governo, ma un sacro diritto dato da Dio Onnipotente. A seguito della Rivoluzione americana, il 16 gennaio 1786, l’Assemblea Generale della Virginia ha approvato lo Statuto della libertà religiosa della Virginia. Questa legge, scritta da Thomas Jefferson, afferma che “tutti gli uomini devono essere liberi di professare e argomentare per mantenere le loro opinioni in materia di religione e queste opinioni mai diminuiranno, amplieranno o influenzeranno in alcun modo la loro capacità civile”. Cinque anni dopo, questi principi hanno ispirato il Primo Emendamento, che afferma il nostro diritto di scegliere ed esercitare la fede senza coercizione o rappresaglia da parte del governo.

Oggi, gli americani di diversa estrazione etnica e religiosa rimangono fermi nell’impegno per i valori intrinseci alla fede, onestà, integrità e patriottismo. La nostra Costituzione e le nostre leggi garantiscono agli americani il diritto non solo di credere in ciò in cui credono, ma di professare liberamente la loro religione.

Sfortunatamente, non tutti hanno riconosciuto l’importanza della libertà religiosa, sia minacciando conseguenze fiscali per particolari forme di espressione religiosa, sia costringendo le persone a rispettare delle leggi che violano le loro convinzioni religiose, senza una giustificazione sufficiente. Queste violazioni, a poco a poco, possono distruggere la libertà fondamentale che è alla base della nostra democrazia. Pertanto, subito dopo il mio insediamento, ho affrontato questi problemi in un ordine esecutivo che serva a garantire che gli americani siano in grado di seguire le loro coscienze senza indebite interferenze del governo, e il Dipartimento di Giustizia ha fornito direttive alle agenzie federali in merito al loro adeguamento alle leggi che proteggono la libertà religiosa.

Nessun americano – che sia una suora, un’infermiera, un fornaio o un imprenditore – dovrebbe essere costretto a scegliere tra i principi della sua fede e l’ubbidienza alla legge.

Gli Stati Uniti sono sostengono la libertà religiosa in tutto il mondo, perché non crediamo che il diritto di coscienza sia solo un diritto degli americani. Continueremo a condannare e combattere l’estremismo, il terrorismo e la violenza contro le persone di fede, compreso il genocidio condotto dallo Stato islamico in Iraq e in Siria contro yazidi, cristiani e musulmani sciiti. Non ci stancheremo nel nostro impegno di monitorare la persecuzione religiosa e attuare politiche che promuovano la libertà religiosa. Grazie a questo impegno, vedremo il giorno in cui tutte le persone di tutte le fedi potranno seguire il loro cuore e adorare secondo la loro coscienza.

Il libero esercizio della religione è fonte di stabilità personale e nazionale e la sua conservazione è essenziale per proteggere la dignità umana. La diversità religiosa rafforza le nostre comunità e promuove la tolleranza, il rispetto, la comprensione e l’uguaglianza. La fede alimenta la vita e la speranza nel nostro mondo. Dobbiamo diligentemente custodire e preservare e coltivare questo diritto inalienabile.

Ora, quindi, io, Donald J. Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclamo il 16 gennaio 2018 come Giornata della libertà religiosa .

Invito tutti gli americani a commemorare questa giornata con eventi e attività che ci ricordano il nostro patrimonio condiviso di libertà religiosa e ci insegnano a garantire questa benedizione sia in patria che all’estero.

In fede di ciò, ho qui sottoscritto di mia mano, questo 16 gennaio, nell’anno di nostro Signore duemiladiciotto, duecentoquarantaduesimo dall’indipendenza degli Stati Uniti d’America».

Donald J. Trump


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